Pare che oggi sia davvero un gran bel giorno per l’Italia, ma non basta allontanare l’Orco, come ci ricordano le amiche di Domodama perchè, come scrivono loro, “ricordiamo che i grossi mostri fanno parte di noi e respirano sott’acqua: non stanno in un uomo soltanto, per quanto un uomo possa ben incarnarli, attivarli, evocarli.”
E allora, amici del mio blog, proviamo a pensare partendo dal basso, dai bisogni dei più piccoli: i bambini. E’ così difficile? Forse sì, ma a noi piace pensare che l’utopia sia raggiungibile, sempre!
E allora, leggete qui quello che scrive Gianfranco Zavalloni su un Governo a misura di bimbi e bimbe, perchè come diceva Einstein: «La cosa più importante nella vita è vedere con gli occhi di un bambino…»
3 Comments
Daniela Thomas
E’ molto bello quello che hai scritto! Sul pavimento di un luogo particolare e bizzarro, l’Atelier sul Mare – un albergo le cui camere sono state realizzate da artisti contemporanei così che gli ospiti possano esserne parte integrante – è scritto a lettere cubitali: “L’utopia non è ciò che non si può realizzare, ma ciò che il sistema non vuole si realizzi”. E questo luogo ESISTE, non è un utopia: possiamo, dobbiamo ancora sperare.
Daniela Thomas
… inoltre vedere con gli occhi di un bambino vuol dire comprendere con tutti i sensi: gustare, sentire, toccare, profumare…
“Prima di leggere con la mente… s’impara a leggere con tutto il corpo. Cosa fanno i bambini piccoli che ancora gattonano e si ficcano in bocca tutto quello che riescono ad acciuffare, succhiando con aria assorta? Che cosa stanno facendo? Stanno leggendo. Ed è così che leggono tutto ciò che li circonda, compresi i libri. Leggono prima di tutto con la bocca, poi con le mani che afferrano ed esplorano, col naso che annusa e con gli occhi che riconoscono immagini e stabiliscono analogie”.
L. Farina, Il libro gioco. Un po’ mestiere un po’ passione