Volete far sbizzarrire i bambini con le lettere di ogni tipo? Prendere spunto per crearne di altre, comporre parole, creare accoppiamenti originali?
Allora dovete proprio visitare il sito Americano Alphabet Photography® e poi fatemi un fischio ;).
La disgrafia è una caratteristica di alcuni bambini e rientra nel quadro dei Disturbi Specifici dell'Apprendimento. La disgrafi a può incontrarsi, però, anche isolatamente, senza cioè coesistere con dislessia e disortografia.
Il dottor Bollani, ottico e optometrista, nonché consulente scolastico, nella sua esperienza degli incontri-laboratori nelle scuole ha evidenziato la scelta sempre più…
Rosanna e Monica Colli, due sorelle (gemelle!) che da vent’anni affiancano gli insegnanti delle scuole primarie condividendone “gioie e fatiche” con l’obiettivo di “rendere vive tutte le discipline” attraverso l’Arte della Parola che racconta e delle Mani che impastano, modellano, dipingono, scrivono.
Sono proprio loro: quelle di Alfabetando, Il mio diario delle emozioni e Caccia…
Un articolo scritto su Scuola&Dintorni da Umberto Tenuta:
Sembra consolidata la convinzione che la frequenza della scuola costituisca un obbligo ineludibile, un obbligo che non ha bisogno di alcuna motivazione per richiederne l’osservanza.
L'importanza del gioco con le mani ha una base neurofisiologica; infatti, la mano occupa sulla corteccia cerebrale l'area più estesa di ogni altra parte del corpo: ogni dito della mano è posto in relazione a un'ansa del cervello.
Mi è stato consigliato il libro Proust e il Calamaro. Storia e Scienza del Cervello che legge. In attesa di leggerlo vi spiego di cosa si tratta... L'autrice, Maryanne Wolf è una nota neuroscienziata cognitivista. Studiosa della lettura, e in particolare della dislessia. Nel suo libro spiega che la lettura non è un'attitudine naturale dell'uomo, ma una sua invenzione, forse la più geniale, che risale a 6000 anni fa in Mesopotamia, con la scrittura cuneiforme dei Sumeri.