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Tag: Riflessioni

SAPPIAMO COSA SIGNIFICA ESSERE ASPERGER?

Ancora un breve brano tratto da Dicono che sono Asperger di P. Cornaglia Ferraris: Oggi mi hanno detto che ho un disturbo che si chiama “Asperger”, o almeno credo che si scriva così. Io non sono proprio convinto di avere un disturbo e anzi credo che il disturbo ce l’abbiano gli altri, cioè loro, quelli che non si interessano di animali, oppure usano “giochi di parole”, che sarebbero frasi che non vogliono dire nulla, fatte apposta per confondermi…

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LA RIBELLIONE DEI FIGLI ADOLESCENTI

A proposito di figli adolescenti: è vero che non sono tutti uguali, ma la fase della ribellione l'hanno avuta entrambi i miei figli, anche se manifestata differentemente e con tempi diversi. Ricordo di averla avuta anche io (molto, ma molto tempo fa :), sebbene fossi una ragazza "ragionevole"! E' per questo che dopo aver letto questo articolo ho avuto conferma del fatto che sia una cosa del tutto normale e che fa parte del loro personale percorso di crescita.

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I BAMBINI DIVERSAMENTE DOTATI E LA METAFORA DEL GHEPARDO

Nell'articolo di David Vagni su L'Ottimista la metafora del ghepardo per parlare dei bambini ad "alto potenziale", in inglese Gifted, è affascinante e concreta. In particolare sono i bambini che sono anche "diversamente dotati" a pagare le peggiori conseguenze e a non veder riconosciuti i propri pregi.  Vi consiglio di leggere l'articolo per intero qui (di seguito ne riporto una parte):

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DALLA PARTE DI UN BAMBINO ASPERGER

  Parlare di persone come i dislessici o gli asperger non è facile: perchè? Perchè noi, i così detti "neurotipici", mal accettiamo il confronto con chi ha una diversità neurobiologica e non riusciamo ad empatizzare con loro. Eppure è quello che pretendiamo dagli altri: che comprendano sempre quello che diciamo e che vogliamo da loro! Mi voglio soffermare sulle persone con la Sindrome di Asperger, nel modo in cui le definisce il dottor Paolo Cornaglia Ferraris:

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EDUCARSI A SCUOLA

"Che rapporto hai avuto con la scuola? Cosa ti ha realmente insegnato che ancora oggi ti è indispensabile? In cosa sei diverso come genitore dal modello dei tuoi genitori? Come aiuti tuo figlio a diventare una persona "educata", a sviluppare il pensiero creativo? A cosa serve la scuola nella vita di tuo figlio?" Queste sono le domande che ogni genitore dovrebbe farsi e che si fa anche Palmy, genitore e insegnante, nel suo blog Mens Sana e che sono legate alla sua iniziativa Love of Learning, di cui ho avuto già occasione di parlarvi. Powered by BannerFans.com

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AL DIPLOMA E ALLA LAUREA CON LA DISLESSIA

Finalmente un libro sulla dislessia che copre il periodo della scuola superiore e dell'università: Al diploma e alla laurea con la dislessia. Gli autori sono due docenti e una psicologa che si sono trovati a collaborare nell'Università di Modena e Reggio Emilia. La presentazione è stata scritta dal dottor Giacomo Stella e, come sempre, è diretta e schietta, dandoci una visione del punto di vista del ragazzo dislessico. Stella fa notare come la situazione alle scuole superiori cambi, "in virtù dei processi di compenso che si sviluppano attraverso la rieducazione e l'applicazione scolastica".

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MARIA MONTESSORI E IL CONCETTO DI LIBERTA’

  Due libri, uno di Maria Montessori, l'altro a lei ispirato: Educare alla libertà e Libertà e amore (con un assaggio di lettura qui). Quello montessoriano non è solo un metodo educativo, è molto di più: è un modo di guardare il mondo e le creature che lo abitano con gentilezza e amore, nella consapevolezza che siamo tutti parte della stessa grande ragnatela... Riporto un brano tratto dal libro di Maria Montessori Educare alla libertà:

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LA SCUOLA ITALIANA: LE MIE RIFLESSIONI COME MAMMA DI RAGAZZI DISLESSICI

 

E' da poco cominciata la Scuola e già si diffondono notizie non proprio buone!

Infatti secondo il Rapporto Istat , la scuola italiana "si distingue negativamente nel contesto europeo per la quota di giovani di 18-24 anni che hanno abbandonato gli studi senza aver conseguito un diploma di scuola superiore, pari al 19,2 per cento nel 2009, oltre quattro punti percentuali in più della media Ue". Quanto ai contenuti, "secondo l'indagine Pisa promossa dall'Ocse, il punteggio medio degli studenti italiani 15enni nelle competenze in lettura è inferiore di 23 punti alla media internazionale”, che risultano sempre inferiori al valori medi Ocse anche per le competenze in matematica e scienze. Risultiamo indietro anche per numero di laureati. Tutto questo ha poi conseguenze molto pesanti sul mercato del lavoro.

C'è da pensare che effettivamente qualcosa non funziona come dovrebbe. E noi genitori di ragazzi dislessici siamo più preoccupati degli altri, perchè la riuscita dei nostri figli a scuola è legata a tante altre variabili interne ed esterne.

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