Un esperimento, diventata poi una vera e propria esperienza di vita e, quindi, un libro: "Echolilia" del fotografo Timothy Archibald, è stato un modo per capire la situazione, il suo ruolo di padre di un bambino autistico, Elijah, ma soprattutto, di accettare le differenze di suo figlio. In Echolilia padre e figlio, creano il proprio linguaggio…
Questa lettera è nata dopo aver saputo da mio figlio, 18 anni ultimo anno di Liceo Classico, che la prof. di filosofia aveva chiesto loro lunedì se era il caso di fare il minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa... e dopo che lui mi ha esposto le sue perplessità.
Caro figlio, averti visto…
Una riflessione utile ad inizio dell'anno scolastico presa dal sito Mamme Acrobate e scritta dall'educatrice Mariapaola Ramaglia. Per un bambino o un adolescente dislessico fare i compiti è un momento di difficoltà aggiunta, perchè il pomeriggio è più stanco e vorrebbe fare altro, perchè dai genitori si vorrebbe solo affetto e sostegno, perchè il figlio non deve mai dubitare della stima e dell’affetto incondizionato dei suoi cari, anche quando non riesce ad avere i risultati che ci si aspetterebbe da lui.
Ecco perchè ho selezionato quelle indicazioni che ho ritenuto più consone alla situazione del dislessico.
Gli origami sono un buon modo per divertirsi e, nello stesso tempo, educare la motricità fine, la coordinazione oculo-manuale, la creatività, la memoria e ancora di più.
Ve ne avevo già scritto qui, adesso vi propongo un brano tratto da "La carta viva, viva la carta" di Maria Grazia Zordan (Q.Q.M. n. 25 C.D.O 1997).
E se approfittassimo di un pò di relax estivo per riscoprire la nostra creatività e aiutassimo i nostri bambini ad esprimerla?
Ecco i consigli di Betty Danon, artista innovativa nel suo genere:
Quest'anno mi sono concessa un viaggio al Nord Europa e precisamente a Copenhagen e dintorni.
Ne parlo in questo blog perchè tra le cose che mi hanno affascinato della Danimarca (scenari mozzafiato, le casette a mattoncini o di legno, la pulizia e l'ordine delle città, il design e l'architettura, la cultura) è la massima attenzione all'infanzia.
Vi spiego: la prima cosa che salta all'occhio sono gli autobus, grandi, nuovi, con un'ampio spazio per accogliere passeggini e carrozzine, tanto che sono frequentatissimi da giovani mamme (lì le mamme sono giovani perchè il governo aiuta le coppie che hanno figli) con i loro pargoli, anche piccolissimi. Non solo: i bambini di età inferiore ai 12 anni accompagnati da un adulto viaggiano gratuitamente sui mezzi di trasporto pubblico. I bambini fra 12 e 15 anni possono utilizzare biglietti a tariffa ridotta (che costano la metà dei biglietti interi) e due bambini di età inferiore ai 16 anni possono viaggiare con un biglietto a tariffa intera.