disegno di Gianfranco Zavalloni
A due anni dalla prematura scomparsa di Gianfranco Zavalloni voglio ricordarlo con queste sue parole sul senso e sul ruolo dell'errore didattico.
Personalmente ne sono più che mai convinto. L’errore è uno strumento didattico fondamentale. Ultimamente, in occasione degli esami finali della Scuola Secondaria di 1° Grado, nello spiegare agli esaminandi…
Due bambini, visti in questa settimana, mi hanno fatto pensare: due casi diversi e simili allo stesso tempo. Due bambini con DSA ma che sono arrivati a valutazione con due richieste diverse.
Il primo, di otto anni e la III elementare appena ultimata, è giunto presso il Centro perchè la mamma riferiva una r non ben articolata... da quella r un pò "strana" è emerso un quadro di un DSA importante, con prestazioni davvero basse sia nella lettura che nella scrittura. Non è stato facile, alla fine della mia valutazione, spiegare ai genitori di cosa stavo parlando perchè assolutamente all'oscuro di tutto.
Ennesima telefonata di questi giorni: una mamma disperata perchè il figlio dislessico in I° Superiore è stato bocciato.
Purtroppo non è l'unico ! I ragazzi dislessici arrivati alle Scuole Secondarie, di Primo e Secondo Grado, sembrano essere quasi tutti da bocciare. Possibile?
Sono triste, amareggiata! Forse i miei figli si sono risparmiati tutto ciò solo…
Come si stimola la creatività? Guardate questo video e capirete. Si tratta di un esperimento fatto in una scuola primaria: viene dato ai bambini il disegno di un triangolo. Ad un gruppo viene detto di completare il disegno nel modo corretto; ad un altro gruppo viene solo chiesto di completare il disegno.
Credere che ci fosse…
Mai dare per scontato che un ragazzo, dislessico o meno, abbia finito di imparare a 18 anni! I nostri giovani paiono demotivati, a volte con poca iniziativa, passivi, ma non è così! Vanno solo incoraggiati e stimolati ancora, nel modo giusto. E ve lo voglio raccontare.
Ieri sono andata a cinema con mio…
Ciao, sono Emanuele un ragazzo dislessico, il libro del Le Aquile mi è servito a farmi coraggio, a capire che non ero solo, a capire che problemi avevo, come potevo risorverli e con che metodi. Il libro è molto bello e molto stimolante per continuare, per non vergognarsi di quello che si è veramente, che anzi di…
Ritengo che si parli sempre troppo poco delle problematiche relative all'adolescenza, in un momento di cambio culturale e di nuovi stili di vita. Se la relazione fra adolescente e genitore sembra essere oggi meno conflittuale questo non significa che ci sono meno problemi da parte degli adulti a comprendere il loro mondo e a dare loro delle risposte sul futuro.
Me ne rendo conto adesso che il mio primo figlio ha dovuto affrontare la realtà del lavoro e, anche se non più adolescente, la mia impressione è che la sua sia stata un'adolescenza prolungata, sebbene già "autonomo" da un pezzo. Il lavoro se l'è "costruito" da sè, visto che ha iniziato un'attività commerciale, ma grazie al supporto economico di un "mecenate". Senza di lui Lorenzo non avrebbe potuto cominciare la sua esperienza lavorativa!
Per il mio secondogenito, invece, siamo al momento della scelta dell'università, dato che quest'anno ultimerà la Scuola Superiore. E anche qui, profonda incertezza e insoddisfazione, visto l'alto tasso di disoccupati in Italia e le scarse possibilità che offre la piccola città del su dove viviamo.
Mi sono chiesta: come deve comportarsi un genitore per incoraggiare un figlio a "riconoscere" i propri talenti e a realizzare i propri sogni? Ho trovato molto interessante questa intervista al noto psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet. Ecco cosa risponde in merito alla domanda del giornalista:
Voglio segnalare un'iniziativa unica nel suo genere, quella dall'Associazione di cui faccio parte, Yin-sieme, che promuove questo mese l’iniziativa dedicata alla prevenzione contro la “violenza assistita”, ossia all’esposizione dei bambini ai conflitti familiari, realizzando una campagna di informazione.
L’esigenza è nata dalla convinzione che, seppure da diversi anni una commissione di studio del CSMAI (Coordinamento Italiano dei…
«La riscoperta attenzione verso gli alunni con Bisogni Educativi Speciali – scrive Flavio Fogarolo – va vissuta realmente, e non solo a parole, come un’opportunità per le scuole»
Con queste parole del dottore Fogarolo invito tutti i docenti ad approfondire cosa c'è dietro al dibattito sui BES leggendo il suo articolo dal titolo I BES non si certificano, pubblicato su Superando.it di cui riporto uno stralcio iniziale:
E' apparso l'11 ottobre su Corriere.it Scuola un dossier dal titolo: DISLESSIA. NON SI CURA MA SI CORREGGE.
A parte alcune imprecisioni nell'articolo che ha il titolo omonimo e delle notizie davvero improbabili (per non dire altro!!!) nell'articolo Le dislessie "minori", vale le pena leggere la testimonianza di Enrico Riva, un quarantenne italiano che vive e…