Oggi ospito un articolo di Mauro Montanari, Docente di pianoforte e lettura musicale – specialista in disturbi specifici di apprendimento in relazione alla musica.
Il professore Montanari ha pubblicato per la Rugginenti Editore tre libri (in uscita un quarto): Dislessia nota per nota, Dislessia a quattro mani, Metodo per la pratica dell'allievo dislessico.
Di…
Uno studio effettuato 3 anni fa riportato qui nel mio blog, riferiva che suonare uno strumento musicale può essere d'aiuto ai bambini dislessici.
Lo stesso gruppo di studiosi, con a capo Nina Kraus, direttrice del Laboratorio di neuroscienze uditive, ha ulteriormente approfondito l'argomento, come si può vedere dallo studio apparso sul “Journal of Neuroscience”, in base a una serie di test su un centinaio di studenti di scuola superiore.
“Con questo risultato abbiamo chiuso il triangolo, per così dire”, sottolinea la Kraus. “Alla base di tutto c'è una sincronizzazione tra le regioni cerebrali responsabili dell'udito e quelle del movimento”.
Il feto ricorda i suoni e le voci che sente durante la gravidanza, è in grado di riconoscerli anche dopo nato, reagendo differentemente agli stimoli che essi procurano al suo cervello. Questa è la notizia derivante da uno studio condotto da un gruppo di ricercatori coordinati da Eino Partanen dell’istituto di scienze comportamentali dell’università di Helsinki in Finlandia (la ricerca è stata pubblicata dalla rivista dell’accademia delle scienze americana Pnas) e che si pensa possa prevenire disturbi legati al linguaggio, compresa la dislessia.
Un'amica di Facebook, Sabina Mansutti, mi ha parlato della sua esperienza in Biomusica. Credo sia utile come tutte le discipline legate alla musicoterapia, così le ho chiesto di raccontarci la sua esperienza.
Presupposto fondamentale alla base della Music Learning Theory di Edwin Gordon è che i bambini possano apprendere la musica secondo analoghi processi di apprendimento del linguaggio.
I bambini ascoltano parlare gli adulti intorno a loro fin dalla nascita, assorbendo tutti i suoni articolati della lingua madre, anche senza comprenderne ancora il significato. Attraverso l'imitazione, presto iniziano a vocalizzare, nel periodo della così detta "lallazione".
Ho appena scoperto l'esperienza di Bruna nel suo blog. Bruna racconta:
"mi sono imbattuta sul sito dell'Aigam (Associazione Italiana Gordon per l'Apprendimento Musicale). Chiamai l'insegnante di riferimento della mia zona per iniziare una prova. Michelle aveva 3 mesi quando la portai alla prima lezione. Inizialmente non capivo bene, non mi ero informata moltissimo sul metodo. Sinceramente ero anche molto scettica. E invece, settimana dopo settimana mi rendevo conto di quanto Michelle stesse assorbendo, quanto rispondeva agli stimoli che riceveva."
Se vi siete incuriositi potete vedere questo video o leggere il libro Ascolta con lui, Canta per lui, anche con CD audio.
Come sarebbe bello se a scuola facessero studiare, e magari disegnare, non solo i modelli classici che sono alla base della nostra civiltà, dall'arte greca fino al Rinascimento, ma anche le forme di altre culture: arte aborigena australiana, tessuti islamici, paesaggi cinesi, statue lignee della Nigeria, ceste di bambù giapponesi, tanto per fare qualche esempio a caso.
Sto leggendo il libro dello psicoterapeuta e filosofo Piero Ferrucci La Bellezza e l'anima. Come l'esperienza del bello cambia la nostra vita.
Lo sapevate che la bellezza oltre a contenere e trasmettere conoscenza, la facilità? E sapete che il sistema scolastico migliore è quello ungherese, dove insegnano la musica col metodo Kodàly?
Tante ninna nanne, anche dette Lullaby in inglese, di diverse tradizioni. Su youtube trovate tantissimi video originali: francese, greca, portoghese, svedese, turca, giapponese e tante altre. Capire la cultura di un popolo attraverso la ninna-nanna lo trovo molto interessante e coinvolgente, soprattutto per i bambini.
Guardate per esempio questo video di una Lullaby dell'isola di…
Dalla Presentazione del Prof. Giacomo Stella al libro Musica e dislessia. Aprire nuove porte.
Nel passato si presume che ci siano stati grandi musicisti dislessici, come Mozart, Beethoven o Ciajkovskij. Il famoso John Lennon fu sicuramente dislessico e le sue canzoni sono state un punto miliare della musica pop. Personaggi della musica rock attuale sono Joss Stone, appena 19 enne, con 3 cd all’attivo, considerata una delle migliori soul singer a livello mondiale. Così come ha dichiarato anche il cantante Mika: "…sai, io sono dislessico, non riesco a leggere bene, creo per immagini, forse per questo scrivere canzoni mi viene naturale come lavarmi i denti”. E aggiunge “La gente non conosce i problemi di un dislessico. Chi è affetto da questa patologia in determinate circostanze, può dare molto in termini creativi…. noi ragioniamo per immagini, anche in questo momento, mentre parlo con te, pianifico il futuro prossimo con una serie di immagini in divenire…."