Il bilinguismo infantile è un tema molto dibattuto: serve o no? Aiuta il bambino a parlare 2 lingue o è di intralcio?
Nel sito Psicologia Transculturale il tema viene trattato in modo piuttosto completo e rispondendo a queste ed altre domande che attanagliano i genitori. Intanto la prima domanda da porsi è:
Conveniene o meno favorire il mantenimento o sviluppo della seconda lingua (principalmente quando la lingua madre non coincide con quella parlata dagli autoctoni)?
Nel blog di Mammafelice si trovano, fra le atre cose, tante attività didattiche e creative. Come già segnalato nella pagina dei "link bambini e materiale dislessia", voglio aggiornarvi che Mammafelice ha pubblicato altre carte tematiche sulle sillabe, utilissime per lavorare con i bambini che hanno problemi di linguaggio o di apprendimento.
Non perdetevele!
La comunicazione infantile è fatta di parole, ma soprattutto di gesti. I gesti sono degli indici predittivi, ad esempio, di una buona evoluzione linguistica.
Sul sito News Balbuzie si trovano articoli interessanti e consigli per chi si trova ad affrontare la balbuzie, in prima persona o come genitori e conoscenti di un balbuziente. Una domanda, che spesso fanno proprio i genitori, è conoscere l'evoluzione del disturbo in un bambino di 3 anni.
Immagine e testi di La pappa dolce.
Ecco il testo scritto da Maria Montessori per l'attività di Psicogrammatica.
La favola delle parti del discorso
Ecco i risultati di una ricerca canadese che ribalta le teorie sostenute finora sulla capacità dei piccoli di comprendere i paradossi. E rimette in discussione gli schemi usati da sempre sull'intera evoluzione del linguaggio infantile.
E' quello che scrive la giornalista Vera Schiavazzi nell'articolo di Repubblica di seguito riportato:
Vi consiglio un libro uscito in estate: La scoperta del bambino di Maria Montessori, molto importante per chi vuole conoscere il metodo della celebre dottoressa e pedagogista. Centrali sono anche il tema della formazione dell'insegnante e la polemica contro i pregiudizi che pesano sullo sviluppo della mente infantile.
Il metodo montessoriano si basa…
Nel blog Genitori Crescono la collega logopedista Serena scrive sul linguaggio infantile. Utili i consigli per un corretto sviluppo del linguaggio.
La balbuzie è un disturbo della comunicazione che colpisce la fascia d'eta' adulta nell'ordine dell'1% in ogni cultura e società. Ognuno di noi, pertanto, nell'arco della sua vita, ha incontrato almeno una persona che balbetta. Ma... Come comportarsi? NORMALMENTE!
Ovvero dovremmo usare delle buone prassi e comunicare in maniera efficace, come sarebbe auspicabile, d'altro canto, fare sempre. Innanzitutto ricordiamo che, chi balbetta, ha bisogno di piu' tempo per riuscire a dire ciò che desidera, pertanto non interrompiamolo con domande pressanti ed evitiamo atteggiamenti impazienti. Uno degli errori più comuni è suggerire le parole e terminare le frasi al posto loro. Non è detto che ciò che immaginiamo vogliano esprimere sia esattamente ciò che hanno in mente ed è un comportamento che causa nervosismo nel nostro interlocutore, alimentando il disagio come in un circolo vizioso.
Nell'incredibile blog di Claudia - La casa nella prateria, ci sono sempre degli articoli fantastici sui e per i bambini.
Oggi ne ho trovato uno, riguardante lo Yoga e il linguaggio infantile.
Come logopedista e come cultrice dello Yoga, come avrete potuto notare da altri articoli sul mio blog, ritengo che ciò che scrive la collega inglese, nonchè insegnante di Yoga, Heather Warr dei centri Childlight Yoga è molto interessante.
“Le posizioni che iniziano con lo stesso suono sono eccellenti per favorire lo sviluppo del linguaggio” dice la Warr.
Nel sito di due colleghe logopediste, ho trovato ben spiegato cosa è la deglutizione atipica e come si cura...
La deglutizione atipica nei bambini è legata alla persistenza nel tempo di movimenti disfunzionali della lingua, non necessariamente dovuti ad una patologia, ma di solito collegati a “cattive abitudini” del movimento e della postura.
Mentre il bambino parla e deglutisce la lingua si muove in avanti in maniera eccessiva e talvolta assume una posizione troppo arretrata o troppo avanzata in condizioni di riposo.
A riposo il bambino può tenere la lingua tra i denti anteriori, a volte addirittura un po’ protrusa al di fuori della bocca.
La deglutizione effettuata con una spinta in avanti della lingua è normale nel lattante, ma di solito nel bambino più grande e nell’adulto la spinta della lingua viene sostituita dal suo puntamento contro il palato.
Se la lingua continua a spingere in avanti, il bambino potrà avere un aspetto, una deglutizione ed un modo di pronunciare determinati suoni diversi rispetto ai suoi coetanei.
Il trattamento dei bambini con alterazioni funzionali della deglutizione è solitamente affrontato da un’equipe di specialisti, che include il dentista, l’ortodonzista, il logopedista e il pediatra.