Il film “Il discorso del Re”, uscito il 28 gennaio nei cinema italiani, ha avuto 14 nomination ai BAFTA (considerati gli Oscar dell’industria cinematografica inglese), un Golden Globe al protagonista e una strada in discesa per le nomination agli Oscar. Insomma, un successo clamoroso.
E' un film particolarmente interessante perchè l'argomento storico si intreccia con la storia di Re Giorgio, che si trova ad affrontare a viso aperto la sua difficoltà di linguaggio, perché questa gli si presenta davanti senza offrirgli nessuna via di fuga: deve fare il Re e deve parlare alla radio.
I genitori dei bambini balbuzienti hanno bisogno di essere indirizzati nel loro comportamento, per aiutare il loro figlio a comunicare.
Oltre ai consigli già dati, aggiungo questi 4 consigli molto ben scritti, trovati su News Balbuzie:
I ricercatori dell’ Università del Kansas hanno scoperto che il numero e la qualità delle parole che un bambino sente nei primi anni della sua vita hanno un impatto molto significativo sui circuiti fondamentali del cervello umano. Lo sviluppo del vocabolario di un bambino è strettamente legato alle sue prime esperienze di linguaggio e alla sua capacità di pensare razionalmente, risolvere problemi e ragionare in astratto.
Il bilinguismo infantile è un tema molto dibattuto: serve o no? Aiuta il bambino a parlare 2 lingue o è di intralcio?
Nel sito Psicologia Transculturale il tema viene trattato in modo piuttosto completo e rispondendo a queste ed altre domande che attanagliano i genitori. Intanto la prima domanda da porsi è:
Conveniene o meno favorire il mantenimento o sviluppo della seconda lingua (principalmente quando la lingua madre non coincide con quella parlata dagli autoctoni)?
Nel blog di Mammafelice si trovano, fra le atre cose, tante attività didattiche e creative. Come già segnalato nella pagina dei "link bambini e materiale dislessia", voglio aggiornarvi che Mammafelice ha pubblicato altre carte tematiche sulle sillabe, utilissime per lavorare con i bambini che hanno problemi di linguaggio o di apprendimento.
Non perdetevele!
La comunicazione infantile è fatta di parole, ma soprattutto di gesti. I gesti sono degli indici predittivi, ad esempio, di una buona evoluzione linguistica.