Da oggi parto con una serie du articoli per segnalarvi un libro al giorno. I primi libri che voglio segnalarvi sono della Erickson e, come sempre, vanno a toccare argomenti di grande interesse.
Parto dall'ultimo uscito che è DSA e compiti a casa. Dell'argomento ho già scritto qui. Infatti sappiamo quanto sia delicato e complesso affiancare un bambino DSA nei compiti. Mi è capitato spesso di dover rispondere a richieste in tal senso; questo libro colma questa lacuna a livello editoriale.
Di cosa parla il libro?
Ricordate Radio Magica ed Elena Rocco? Ebbene, la loro radio sta andando a gonfie vele, tanto da avere vinto 2 premi nazionali!
Elena ci ricorda che oggi, 20 novembre, si commemora la Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia.
Per noi che quotidianamente siamo impegnati a tutelare e promuovere il diritto all’accesso alla cultura di tutti i bambini,…
Oggi volevo segnalarvi 3 libri che hanno in comune una cosa: sono dei silent-book. Cosa sono?
Lo spiega bene Chiara Iacomuzio su La Casa nella Prateria:
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.
Un esperimento, diventata poi una vera e propria esperienza di vita e, quindi, un libro: "Echolilia" del fotografo Timothy Archibald, è stato un modo per capire la situazione, il suo ruolo di padre di un bambino autistico, Elijah, ma soprattutto, di accettare le differenze di suo figlio. In Echolilia padre e figlio, creano il proprio linguaggio…
Questa lettera è nata dopo aver saputo da mio figlio, 18 anni ultimo anno di Liceo Classico, che la prof. di filosofia aveva chiesto loro lunedì se era il caso di fare il minuto di silenzio per le vittime di Lampedusa... e dopo che lui mi ha esposto le sue perplessità.
Caro figlio, averti visto…
E' una notizia molto triste ma devo parlarne perchè tanti, come me, non sanno che esiste una sindrome, la Sindrome del Bambino Scosso (Shaken Baby, SBS), e che a causa di ciò un neonato versa in gravi condizioni a Torino. Questo può accadere quando un genitore, esasperato dal pianto prolungato del bambino, lo scuote energicamente.
La Sindorme BS è considerata una grave forma di maltrattamento del neonato, anche se spesso i genitori non vogliono recare danno al bambino ma farlo smettere di piangere.
Quanti genitori sanno questa cosa? Solo il 30%! Questo tipo di azione "aggressiva" può causare danni permanenti a livello neurologico, se non addirittura la morte del neonato. C'è anche una variante di questa sindrome, shaken impact, dove il bambino oltre ad essere scosso è letteralmente scaraventato sul letto o addirittura su piani solidi.
Su Educabimbi si legge:
Come qualcuno che mi conosce bene ricorda, fino all'apertura di questo blog, circa 4 anni fa, ero moderatrice del Forum Dislessia Online, una grande opportunità che mi fu data dalla sua fondatrice, Gloria Castelli. E' grazie anche a quella esperienza che ho capito tante cose che, in quel momento, alle prese con due figli dislessici, mi sono state di grande aiuto. Con questo articolo voglio rilanciare il Forum, con la speranza che possa essere ancora di aiuto per tanti genitori. Lo faccio anche riportando parte di una lettera "fac-simile" scritta da un professore, Mat, utente del Forum, che può risultare utile per interfacciarsi con la scuola quando questa fa orecchie da mercanti con la scusa che ancora non ha la certificazione del bambino. Questa lettera da cui prendere spunto, richiama la scuola ai suoi doveri, secondo quanto previsto dalla Circolare sui bambini con Bisogni Educativi Speciali:
Una riflessione utile ad inizio dell'anno scolastico presa dal sito Mamme Acrobate e scritta dall'educatrice Mariapaola Ramaglia. Per un bambino o un adolescente dislessico fare i compiti è un momento di difficoltà aggiunta, perchè il pomeriggio è più stanco e vorrebbe fare altro, perchè dai genitori si vorrebbe solo affetto e sostegno, perchè il figlio non deve mai dubitare della stima e dell’affetto incondizionato dei suoi cari, anche quando non riesce ad avere i risultati che ci si aspetterebbe da lui.
Ecco perchè ho selezionato quelle indicazioni che ho ritenuto più consone alla situazione del dislessico.
All'inizio dell'anno scolastico consiglio un piccolo manuale che può tornare utile agli insegnanti, ma anche ai genitori dei bambini che sono all'ultimo anno di scuola dell'infanzia o che hanno appena cominciato la scuola elementare: Il Bambino Creativo. Giochi e attività artistiche che aiutano a favorire il passaggio dalla scuola dell'infanzia a quella primaria.
L'ingresso alla scuola primaria rappresenta per il bambino un'autentica rivoluzione e gli chiede una notevole capacità di adattamento. L'approccio alla lettura, alla scrittura e al calcolo è legato al raggiungimento di tre requisiti fondamentali: la capacità di mettere in relazione un segno o un suono con qualcosa di reale; una sufficiente padronanza del linguaggio; l'equilibrato sviluppo delle funzioni psicomotorie.
E se approfittassimo di un pò di relax estivo per riscoprire la nostra creatività e aiutassimo i nostri bambini ad esprimerla?
Ecco i consigli di Betty Danon, artista innovativa nel suo genere:
Se gli studi di genetica riguardanti il linguaggio nei bambini ci confermano che esso è influenzato dai geni (ad esempio le bambine parlano meglio e di più dei bambini grazie ai più alti livelli di proteina FOXP2 nell’area 44 di Brodmann) è anche vero che i genitori possono fare molto perchè evolva nel modo migliore.
Una nuova ricerca americana fa emergere l'importanza degli "indizi non verbali", cioè quella comunicazione che avviene attraverso il corpo.
Una testimonianza che potrà essere di conforto per giovani dislessici e genitori, che "lottano" per far leggere ai propri figli qualche libro o che cercano di interessarli alla lettura.
La principessa Beatrice, nipote della Regina Elisabetta, compare in un video, che sarà mostrato domani a Londra, nell'ambito di un festival a favore della lettura per i giovani, in cui ha raccontato come il primo romanzo della serie di Harry Potter (H.P. e la Pietra Filosofale) abbia instillato in lei l'amore per la lettura.
Nel messaggio, la ventiquattrenne legge un estratto di quattro minuti del romanzo, in cui Harry entra nella grande sala della sua scuola di Hogwarts, per la prima volta.