Qualche giorno fa mamma Catia aveva affrontato nel suo blog A scuola con Matilde l'argomento della comunicazione della diagnosi di dislessia ai bambini. Nella Guida alla dislessia per i genitori, pubblicato dall'AID, viene trattato anche questo argomento. Fra tutti i consigli che vengono dati (e che Catia riporta), ne cito alcuni che mi sembrano particolarmente "critici".
- Spiegategli che questo non è colpa sua, nè dei genitori o della scuola. E’ qualcosa che succede senza motivo, come avere i capelli di un determinato colore, o gli occhi azzurri.
Ho ritrovato una poesia che ho ascoltato tanti anni fa, direttamente attraverso la sua autrice, la mamma Ornella Bergadano. La ritrovo oggi, dopo tanto tempo (è stata messa anche nel foglietto illustrativo dell'AID) e voglio farvela conoscere:
I bambini piccolissimi vanno avvicinati al libro come un gioco. Quando i miei figli erano piccoli utilizzavo tanti tipi di libri: plastificati e lavabili da usare mentre mangiavano o facevano il bagnetto, quelli di stoffa che portavano anche a letto, quelli con diversi stimoli tattili, olfattivi (a volte profumavano) o uditivi (facevano rumore).
Un libro appena uscito dell'insegnante precario Alex Corlazzoli dal titolo Riprendiamoci la scuola.
“Nella vita non avevo previsto di fare l’insegnante”. Comincia così il “diario” di Alex Corlazzoli, maestro di campagna e giornalista.
Non è sempre facile saper scegliere i libri per bambini, soprattutto per i più piccoli. Mi riferisco a quella fascia di età che va dai 3 ai 5 anni.
Un'interessante ricerca effettuata dal Servizio Educazione e Promozione per la Salute di Asolo conferma quanto la lettura ad alta voce da parte dei genitori sia utile per stimolare le abilità linguistiche nei bambini.