Una novità in ambito di applicazioni per IPad, IPod e IPhone: la collana DidApp di Leonardo Ausili, che propone dei giochi indirizzati a bambini in età prescolare o a quelli che incontrano difficoltà nell’apprendimento della lettoscrittura durante il primo ciclo della scuola elementare.
Ancora conferme su quanto facciano bene le coccole fatte dalla mamma ai bambini in età prescolare. Non si cresce solo se ben nutriti, ma soprattutto se ben accuditi! Uno studio Washington University School of Medicine di St. Louis coordinati da Joan L. Luby ha dimostrato che i bambini sani che ricevono quotidianamente coccole e supporto materno hanno un ippocampo più sviluppato circa del 10%, area del cervello fondamentale nella gestione di apprendimento, memoria e stress.
Sapevate che nelle scuole Waldorf il sesto anno di vita lo si chiama l’anno del Re? L'ho scoperto nel blog Il mondo di Ru. E' il periodo dei sei anni, che corrisponde, quindi, all'ingresso alla scuola elementare. Una visione che fa del bambino seienne un principe anzi, no, un Re!
E' con grandissima gioia che oggi vi riparlo di Paolo Beneventi, che dopo un anno e mezzo di attività con i bambini presso la Cooperativa Lavoratori di Mompiano, a Brescia, ha organizzato un mini convegno (ma con interventi qualificati anche dall’estero) dilatato nel tempo, in cui i bambini e gli adulti si incontrano: esposizioni, video, teatro, incontri. Il titolo completo è: «Bambini che giocano e collaborano protagonisti nella società?»
Voglio condividere con voi i miei dubbi e le mie riflessioni, sperando che qualcuno mi dia anche qualche idea. Ieri ero in libreria (tanto per cambiare) e ho subito visto due libri il cui argomento poteva essere di interesse per i miei figli (o almeno...). Infatti il piccolo è alle prese con la filosofia a scuola (I Liceo Classico) e il grande con l'economia (I anno di Economia Aziendale). Li ho sfogliati e mi sono sembrati scritti in modo chiaro e con un indice interessante. Poco più di 100 pagine, un formato contenuto... Insomma, mi sembravano dei libri che potessero essere di stimolo per le loro nuove conoscenze. Però il dubbio mi ha assalito: ma se non hanno mai letto un libro per intero? E' finito anche il tempo, ahimè, in cui la sera leggevamo le pagine dei loro libri preferiti. Come fare, allora?
Oggi vi segnalo un libro fresco di stampa: Sicuri in rete. Guida per genitori e insegnanti all'uso consapevole di Internet e dei social network.
Uno degli autori è l'amico Mauro Ozenda che ringrazio per avermi dato l'opportunità di conoscere il libro e di leggerlo.
Il libro è un vero e proprio vademecum, da leggere per intero o da scegliere il capitolo che più interessa. Ben 11 capitoli, dei quali in una prima parte viene fatta una panoramica di tutto quello che esiste sul web e che ha relazione con i ragazzi e le famiglie. La seconda parte è dedicata ai rischi che si corrono online, alla sicurezza informatica a alla tutela della privacy.
Interessante novità della Erickson: lo Sportello DSA (http://sportellodsa.erickson.it), un vero e proprio servizio di consulenza gratuita per le Scuole e le famiglie. Con lo Sportello DSA il Centro Studi Erickson vuole mettere a disposizione la competenza dei suoi esperti sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento, maturata in decenni di esperienza dedicata a queste tematiche.
Non tutti i bambini cominciano a parlare alla stessa età, si sa, ma noi logopedisti crediamo che sia importante monitorare il linguaggio infantile fin dalla primissima età. Per questo utilizziamo tutta una serie di supporti (test, questionari) che ci aiutano a raccogliere campioni di linguaggio e notizie utili, per capire come si sta sviluppando il linguaggio del bambino.
Un consiglio dell'ultimo momento per un libro da regalare ai più piccoli, fin dall'età di sei mesi (in fondo oltre a Babbo Natale c'è anche la Befana!): Dieci dita alle mani, dieci dita ai piedini.
Il libro è stato scritto da Mem Fox, quella di Baby prodigio, e della lettura ad altavoce fin da piccolissimi.
Ritorno ancora a parlare di Linee Guida pubblicate dal MIUR riguardanti gli alunni con Disturbo Specifico di Apprendimento. Purtroppo mi sto rendendo conto, nella mia pratica quotidiana come logopedista che lavora in un ente pubblico e che si occupa di valutazione, che spesso il mondo della scuola, dopo la legge 170, ha eretto un muro ancora più alto per difendersi. Ma da cosa? Dalla paura del diverso, dall'ignoranza? Stanno accadendo le cose più strane e assurde: la richiesta continua da parte delle scuole (medie e superiori) di diagnosi aggiornate (anche prima dei 3 anni previsti dalla legge), come se il disturbo dovesse scomparire magicamente o variare in tempi brevi. La richiesta di "sapere cosa fare" fatta ai genitori i quali, poverini, non sanno cosa rispondere. Senza scordare gli atteggiamenti di negazione del problema attraverso i quali gli insegnanti vanno avanti per la loro strada oppure si "rassegnano" ad avere un dislessico in classe, così come successo nella mia città, con gravi conseguenze per il benessere psicologico dei ragazzi. E' questo quello che volevamo dalla legge 170?
C'è ancora tanto da fare....
Per questo continuo nella mia azione di evidenziare le parti più significative delle Linee Guida.
Come insegnare a mamma e papà ad amare i libri per bambini? «Se i tuoi genitori sognano di fare un bel viaggio e di andare lontano lontano su un’isola assolata… ma hanno più monetine che bigliettoni… mettigli un cappello in testa e portali in una bella libreria». «Se i tuoi genitori tremano all’idea di incontrare la parola morte in uno dei tuoi libri… spiegagli con calma che tu conosci delle storie che li aiuteranno a diventare forti, molto forti! E che uno scheletro certamente non morde!».
Le parole possono apparire, scomparire e anche scappare, come nell'ispirato libro dell'artista e illustratrice per bambini Arianna Palpini.
I protagonisti del suo Le parole scappate sono un bambino dislessico e la sua nonna, malata di Alzheimer. Ognuno chiuso in suo mondo di vissuti dolorosi in cui le parole, attraverso la delicatissima storia, sono alla ricerca di un loro significato profondo.
Un libro che parte da una storia vera, come si capisce dalla dedica in prima pagina. Un racconto a due voci, differenziate nel testo con due colori diversi: il nero per la nonna, il blù per il bambino. Un finale che porta verso una strada comune...