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GLI STUDENTI DISLESSICI E IL COMPUTER A SCUOLA

  Perché funzioni davvero il computer a scuola bisogna essere consapevoli che esso ha indicazione specifica nel caso dei DSA. Le caratteristiche del computer (ottimo applicatore di regole) coincidono con le maggiori difficoltà dei dislessici (incapacità di applicare con costanza le regole). Risulta importante risolvere il dubbio che l’adozione del computer faccia perdere la pur scarsa abilità…

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LE STRATEGIE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE PER GLI STUDENTI DISLESSICI

  Le strategie compensative e dispensative a favore degli studenti dislessici sono una combinazione di interventi che non significa “essere più buoni” nei confronti dello studente, ma aiutarlo a liberare energie per l'apprendimento dei contenuti. Il recupero delle informazioni, a sua volta, può essere facilitato con l'uso di strumenti come schemi o tabelle. Anche nel…

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LA DISLESSIA E LE TEORIE SULLA CREATIVITA’

 
 
Prima che Edward Gardner, studioso dei processi creativi famoso per la teoria delle intelligenze multiple, esponesse la sua teoria sulla creatività, la maggior parte degli psicologi consideravano la creatività un tratto che gli individui possiedono in misura maggiore o minore, che poteva essere applicato a un qualsiasi contenuto e che poteva essere efficacemente misurato per mezzo di brevi test fatti con carta e matita: prontezza verbale prontezza verbale e associazioni disparate associazioni disparate hanno poco a che fare con ciò che distingue i grandi geni della creatività. Gardner asserisce che al principio di un processo creativo, per un individuo, la cosa più importante è percepire una sintonia emotiva con qualcosa, cioè la creatività scaturirebbe da un’affinità.

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UN LIBRO DI TESTIMONIANZE SULLA DISLESSIA

In questo libro tante storie, di bambini, adulti, genitori, tutti che hanno avuto a che fare con la dislessia...
 
...Ma io sono diverso o sono diversi gli altri? Mi chiamo Davide. Al ritorno dal primo giorno di scuola butto via la cartella e dico che non ne voglio più sapere. Il mio ostacolo è la lettura: quando leggo, le sillabe che sono dietro le metto davanti, cambio le parole, ma nonostante tutto capisco il significato del testo. Ogni scusa è buona per evitare quell'ingarbugliare che poco somiglia alla lettura. Un giorno una psichiatra infantile pronuncia la parola dislessia. Non voglio dire a nessuno che sono dislessico, nessuno sa che cosa sia la dislessia. Dalla prima elementare alla prima superiore, ogni mattina, prima di andare a scuola, accuso dolori e coliche addominali: a nulla valgono le medicine calmanti e le visite dal gastroenterologo. Rimango bocciato, ed ecco la svolta.
 

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