Se è vero che la creatività fa parte del modo di pensare e agire di molti dislessici, il "presunto" dislessico più creativo di tutti i tempi è stato sicuramente Leonardo da Vinci, come abbiamo raccontato anche in Storie di normale dislessia.
Il maggiore esperto mondiale sull’applicazione del pensiero geniale è Michael J.Gelb, pioniere del pensiero creativo, apprendimento accelerato e leadership innovative, consulente organizzativo in seminari per società come IBM e Microsoft.
Tracciando una metodologia – descritta nel libro Pensare come Leonardo che trae spunto dalla vita di Leonardo Da Vinci, propone sette principi utili a stimolare il pensiero creativo, affinare i sensi, liberare l’intelligenza armonizzando corpo e mente per realizzare una diversa modalità di espressione.
Immagine tratta dal blog di Roberto Cavalli
A proposito di personaggi famosi che si sono scoperti dislessici in tarda età, ecco un esempio tutto italiano: lo stilista Roberto Cavalli. In un'intervista rilasciata per Corriere della Sera nel settembre del 2010 rivela le sue difficoltà di lettura:
«Un piccolo segreto? Sino a pochi anni fa non avevo…

Ancora notizie riguardanti i punti di forza dei dislessici; arrivano, manco a dirsi, dall'America. Nulla di straordinariamente nuovo per me che nel mio libro Le Aquile sono nate per volare ho già illustrato questa caratteristica: la globalità della visione. Interessante è vedere come viene sfruttata questa caratteristica da un gruppo di dislessici:
C'era molta attesa ieri sera per la fiction A fari spenti nella notte. Notizie confuse, all'inizio, riportavano che fosse tratto dal libro di Ugo Pirro: Mio figlio non sa leggere. Leggendo la trama, invece, si è fatta chiarezza: il film trattava anche della dislessia, ma ciò che l'aveva correlato ad Ugo Pirro è che lo sceneggiatore era Umberto, proprio il figlio di Pirro.
Nonostante fossi un pò scettica il film mi è piaciuto moltissimo per una serie di motivi.
Gran brutta storia quella che sta accadendo nella mia città, Potenza. La storia riguarda un ragazzino dislessico che conosco personalmente. Una vicenda che non so se sia da addebitare solo alla non conoscenza del problema da parte della scuola o anche alla malafede generale.