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L’ARTISTA VISUALE VIC MUNIZ RACCONTA LA SUA DISLESSIA IN UN VIDEO

vik Vic Muniz è un artista brasiliano, noto in tutto il mondo per le sue opere in cui sfrutta la sua capacità di comunicare attraverso le immagini combinandola con tecniche imparate dalla pubblicità. Ironia e illusione abbondano nei suoi lavori, creati spesso con materiali come cioccolato, fumo, polvere e rifiuti. La sua storia ha dell'incredibile, se si pensa che è diventato un artista grazie ai soldi ricevuti come risarcimento da un uno facoltoso, dopo essere stato sparato accidentalmente ad una gamba per essere intervenuto in una rissa. Dalle suo opere e dalla sua intervista si intravvede la sua genialità di tipo immaginativo visivo, tipica dei dislessici geniali.

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RICERCA: I PROBLEMI DI ATTENZIONE VISIVA SPAZIALE ALLA BASE DELLA DISLESSIA

Una nuova ricerca tutta italiana che può portare utili informazioni a noi riabilitatori e che dà un nuovo sguardo sulle difficoltà di apprendimento. Il team di ricercatori dell’Università di Padova guidato da Andrea Facoetti ha dimostrato per la prima volta come bambini che hanno problemi di attenzione spaziale visiva siano gli stessi che poi con grande probabilità sviluppano la dislessia evolutiva.

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LA DIMENSIONE RELAZIONALE NEI DSA SECONDO LE LINEE GUIDA DELLA LEGGE 170 (9)

LR-group-of-Kids-with-hands-in-air-e1367363683238 Dopo l'articolo che ho scritto giorni fa a proposito della mia indignazione per quello che era accaduto in una scuola della mia città, ho ricevuto tanti commenti e messaggi su Facebook, purtroppo unicamente di mamme che si sfogavano delle loro vicende personali, molto simili a quelle da me raccontate. Ciononostante bisogna che l'atteggiamento di fondo, nei confronti della scuola, rimanga positivo, altrimenti non si andrà da nessuna parte. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità e non scaricarle sugli altri. Ed è con questo spirito che concludo le mie riflessioni sulle Linee Guida relative alla legge 170, riportando il brano riguardante La dimensione relazionale, con chiari riferimenti alle misure dispensative e compensative.

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I DISLESSICI ADULTI ALLA SCUOLA SUPERIORE E ALL’UNIVERSITA’

leonardo Il giorno 11 aprile alle ore 15.30 presso l'Aula Magna dell'Università degli Studi della Basilicata si terrà  la manifestazione 'MI CHIAMO LEONARDO E SONO DISLESSICO' - INCONTRO-DIBATTITO SUI MECCANISMI DELL'APPRENDIMENTO. All'incontro parteciperà anche il neurospicologo Angelini e il ministro dell'Istruzione Rossi-Doria. Un'occasione per parlare di dislessia negli adulti e per fare il punto della situazione nella regione Basilicata. Con l'obiettivo di  individuare eventuali DSA, con l'aiuto dell'AID (Associazione Italiana Dislessia) è stato predisposto un questionario di autovalutazione, composto da 20 semplici domande a cui rispondere “Sì” o “No”. In base al punteggio conseguito, così come descritto in calce al questionario, ciascuno può autonomamente avere un indicatore di eventuali disturbi dell'apprendimento, in maniera assolutamente anonima e protetta. Successivamente, e solo a fini statistici, è possibile rimettere il questionario compilato nelle apposite urne predisposte nelle Segreterie di ogni Facoltà. Per trattare il tema della dislessia nell'adulto, e soprattutto per intavolare un dibattito con gli studenti e i docenti dell'Ateneo, raccogliendo spunti e problematiche. A tal proposito riporto uno stralcio di un articolo apparso qualche anno fa sulla rivista Dislessia per capire bene come evolve la dislessia nei giovani adulti.

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METODI COMPENSATIVI E DISPENSATIVI SECONDO LE LINEE GUIDA DELLA LEGGE 170 (8)

Dopo aver letto questo post scritto da mamma Catia nel suo blog La scuola di Matilde, ho visto che a distanza di tempo diverse mamme hanno replicato sull'argomento Metodi compensativi e dispensativi. Sono d'accordo con loro che al bambino dislessico va data l'oportunità di imparare nei modi e con le strategie a lui (o lei) più congeniali, che compensare e/o dispensare non va fatto in modo uniforme, ma personalizzando sempre il percorso didattico a lui (o lei) dedicato. Negare, quindi, che un bambino dislessico possa aver bisogno dei metodi compensativi e dispensativi significa negare il problema, ed è grave se ciò avviene da parte della scuola. Se avviene da parte della famiglia significa, allora, che va aiutata a capire e ad accettare le diffirenze e le caratteristiche proprie dell'apprendimento di un bambino dislessico. Tali metodi, per chi non lo sa ancora, sono sanciti anche dalle Linee Guida della Legge 170, così come vi riporto in seguito.

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