E' arrivata l'estate e il caldo e sempre meno persone frequentano il web ed i blog: meglio così, significa che siamo più presi dal relax e dalle vacanze!
Io, per il momento, sono ancora in piena attività ed oggi voglio riportarvi una parte di una relazione che avrei dovuto tenere il mese scorso all'Università di Siena in un Convegno sulla dislessia al quale, purtroppo, non sono più riuscita ad essere presente.
Una riflessione, naturalmente, che riguarda proprio il mondo scolastico universitario e gli studenti dislessici.
Un interessante articolo dal titolo ingannevole: Dislessia, imputato un gene. Ma di dislessia non si parla, piuttosto è un'articolata traduzione di uno studio dell’Istituto Child Health dell’University College di Londra riguardo alle radici genetiche di un particolare disturbo di linguaggio che porta ad avere difficoltà nell’associazione automatica.
Nonostante il mio continuo impegno a favore della dislessia, lo studio, il lavoro quotidiano e il blog, c'è sempre qualche notizia che mi sfugge. Significa che questo è un periodo di grande vivacità sull'argomento, tanto che nemmeno io riesco più a stare dietro a tutto quanto bolle in pentola nell'ultimo anno.
Infatti, oggi, mi sono accorta di non conoscere questo progetto europeo, di cui anche l'Italia fa parte: Dys-art. Come si legge qui:
Ecco una notizia che conferma l'importanza dell'uso di un font specifico per i dislessici : aumentare la spaziatura tra le lettere di una parola e tra le parole in un testo migliora la velocità e l'accuratezza della lettura nei bambini dislessici, in modo immediato e senza alcun trattamento specifico. La notizia è il risultato di…
Oggi ho il grandissimo piacere di ospitare nel mio blog le riflessioni di un sacerdote che, dopo aver letto il libro Storie di normale dislessia, ha scritto e mandato ai suoi amici le parole che vi riporto (la riflessione era più lunga, ma io ho scelto la parte che mi è sembrata più pertinente). Ringrazio l'amico Luca per avermele "regalate" e don Carlo Sacchetti per avermi dato la possibilità di renderle pubbliche.
Alla scoperta di un altro dislessico talentuoso e molto originale: l'artista inglese Sam Winston.
Vedendo le sue creazioni si capisce subito che siamo di fronte ad un altro artista visivo che ha tratto diretta ispirazione dal suo modo differente di vedere e percepire le parole.