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Tag: Dislessia

COME EVOLVE LA DISLESSIA IN ETA’ ADULTA

 L’orientamento che prevale oggi dice che "si nasce, vive e muore dislessici", anche se con una grande variabilità individuale nell’evoluzione del disturbo: alcuni adulti conservano una marcata dislessia, altri (definiti compensatori, il 45%) evitano di esporsi in situazioni pubbliche e utilizzano con successo strategie alternative alla lettoscrittura, altri ancora (definiti in ricerche in paesi anglofoni "recovered", il 20%), hanno recuperato ed il disturbo compare soltanto in casi di affaticamento o in situazioni in cui sono fortemente disturbati o confusi.
Sussiste, secondo la ricerca anglosassone di Littyinen del 1998, un 35% di dislessici "persistenti", che continuano a manifestare il disturbo in modo evidente.

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LA DISLESSIA E LE DINAMICHE INTRAFAMILIARI

 
Qualcuno crede ancora che la dislessia possa avere origine da dinamiche relazionali intrafamiliari. Questo è assolutamente inesatto e può generare tanta confusione nei genitori che si sentono colpevolizzati da una cosa che per molto tempo, prima che la scienza potesse "entrare nel cervello" dei dislessici, è stata un pò una credenza comune.
Ma la dislessia può stravolgere tali dinamiche intrafamiliari. Si crea un circolo vizioso: le credenze svalutative dei genitori riducono nei figli la motivazione ad investire energie nei compiti scolastici.

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GLI STUDENTI DISLESSICI E IL COMPUTER A SCUOLA

  Perché funzioni davvero il computer a scuola bisogna essere consapevoli che esso ha indicazione specifica nel caso dei DSA. Le caratteristiche del computer (ottimo applicatore di regole) coincidono con le maggiori difficoltà dei dislessici (incapacità di applicare con costanza le regole). Risulta importante risolvere il dubbio che l’adozione del computer faccia perdere la pur scarsa abilità…

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LE STRATEGIE COMPENSATIVE E DISPENSATIVE PER GLI STUDENTI DISLESSICI

  Le strategie compensative e dispensative a favore degli studenti dislessici sono una combinazione di interventi che non significa “essere più buoni” nei confronti dello studente, ma aiutarlo a liberare energie per l'apprendimento dei contenuti. Il recupero delle informazioni, a sua volta, può essere facilitato con l'uso di strumenti come schemi o tabelle. Anche nel…

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LA DISLESSIA E LE TEORIE SULLA CREATIVITA’

 
 
Prima che Edward Gardner, studioso dei processi creativi famoso per la teoria delle intelligenze multiple, esponesse la sua teoria sulla creatività, la maggior parte degli psicologi consideravano la creatività un tratto che gli individui possiedono in misura maggiore o minore, che poteva essere applicato a un qualsiasi contenuto e che poteva essere efficacemente misurato per mezzo di brevi test fatti con carta e matita: prontezza verbale prontezza verbale e associazioni disparate associazioni disparate hanno poco a che fare con ciò che distingue i grandi geni della creatività. Gardner asserisce che al principio di un processo creativo, per un individuo, la cosa più importante è percepire una sintonia emotiva con qualcosa, cioè la creatività scaturirebbe da un’affinità.

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UN LIBRO DI TESTIMONIANZE SULLA DISLESSIA

In questo libro tante storie, di bambini, adulti, genitori, tutti che hanno avuto a che fare con la dislessia...
 
...Ma io sono diverso o sono diversi gli altri? Mi chiamo Davide. Al ritorno dal primo giorno di scuola butto via la cartella e dico che non ne voglio più sapere. Il mio ostacolo è la lettura: quando leggo, le sillabe che sono dietro le metto davanti, cambio le parole, ma nonostante tutto capisco il significato del testo. Ogni scusa è buona per evitare quell'ingarbugliare che poco somiglia alla lettura. Un giorno una psichiatra infantile pronuncia la parola dislessia. Non voglio dire a nessuno che sono dislessico, nessuno sa che cosa sia la dislessia. Dalla prima elementare alla prima superiore, ogni mattina, prima di andare a scuola, accuso dolori e coliche addominali: a nulla valgono le medicine calmanti e le visite dal gastroenterologo. Rimango bocciato, ed ecco la svolta.
 

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DISLESSIA: STUDIARE SUI LIBRI IN FORMATO DIGITALE

Gli studenti con DSA hanno spesso notevoli problemi di studio a causa della difficoltà e lentezza di lettura e di comprensione dei testi. Questo problema influisce di solito negativamente sul rendimento scolastico dei ragazzi che non riescono a studiare con profitto le lezioni di storia, geografia, scienze, letteratura…. Questo al di là delle note difficoltà…

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DISLESSIA E DISTURBI DI LINGUAGGIO

Studi retrospettivi che hanno analizzato i precursori dei disturbi specifici dell’apprendimento, hanno dimostrato che la maggior parte dei bambini dislessici presentavano difficoltà nello sviluppo del linguaggio nei primi anni di vita. I disturbi del linguaggio colpiscono il 5-6% dei bambini in età prescolare. Numerose ricerche che hanno cercato di individuare i fattori predittivi dei disturbi specifici dell’apprendimento in popolazioni normali hanno messo in evidenza una forte correlazione tra apprendimento della lettura e livello linguistico raggiunto alla scuola materna.

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MR. IKEA: GENIALE… SEMPLICEMENTE DISLESSICO!

 
“Se pratico il lusso, non posso predicare il risparmio. E' una questione di buona leadership”. Un imperativo categorico che fa da biglietto da visita. Su di esso c’è il nome di un uomo battezzato Ingvar Kamprad, cresciuto nella fattoria Elmtaryd, all’interno del villaggio di Agunard (Svezia). Mettete insieme le iniziali dei quattro nomi ed ecco venir fuori la sua creatura: IKEA. Per il magazine Veckans Affarer è l’uomo più ricco del mondo. Forbes lo piazza al quarto posto (al primo c’è Bill Gates). Tuttavia la primavera del 2005, con la perdita di valuta del dollaro americano ha consegnato a Kamprad la testa indiscussa della classifica dei plurimiliardari planetari stimando la sua fortuna a 28 miliardi di dollari americani (anche se per il provider tedesco T-Online i miliardi sono 53).

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UNA STORIA PER FAR CAPIRE A TUTTI I BAMBINI COSA SIGNIFICA AVERE UN COMPAGNO DISLESSICO

Come far sapere ai bambini (ma anche ai genitori e agli insegnanti) che cos'è la dislessia? Attraverso una storia semplice e divertente. In più, alla fine della storia, ci sono una serie di giochi e di schede operative per cercare di individuare, capire e affrontare questo problema che ormai si presenta sempre più di frequente…

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