Dall'interessantissimo blog La pappa dolce un post sulla matematica montessoriana. Ne ho estratto un brano...
Perché così tanti bambini provano antipatia per la matematica?
Perché la trovano noiosa come un raffreddore, con tutti i suoi simboli astratti.
Come logopedista, a contatto con numerosi bambini con difficoltà di apprendimento, ho avuto modo di notare come la scuola (a partire da quella materna) metta sempre meno attenzione ai prerequisiti e ai requisiti utili per l'apprendimento della letto-scrittura.
Oggi vi parlo dell'importanza di mettere il giusto impegno nella didattica (e riabilitazione) della scrittura. Troppo spesso si è portati a pensare che basti mettere in mano ad un bambino una penna perchè egli sappia autonomamente scrivere!
di Paola Alagia
La dimensione ludica e la narrazione di storie, in gergo "storytelling", che siano favole o racconti, sono due approcci didattici insostituibili per l'insegnamento della lingua inglese a studenti con problemi di dislessia. Non senza, però, una buona predisposizione da parte dei maestri a stabilire un canale di comunicazione con i singoli interlocutori.
"Se la lingua è viva, e indubbiamente lo è, il suo primo scopo è quello della comunicazione, non importa se essa avviene soltanto o soprattutto nella forma orale. L'importante è attivare un canale che ci consenta di essere capiti da un interlocutore e di capirlo a nostra volta". Proprio da questa premessa è scaturito il lavoro di Claudia e Rossana Gabrieli in "Dyslexia. What is it?", uno studio ad hoc sull'insegnamento della lingua inglese ad allievi dislessici.
L'amica Facebook Maria Luisa Boninelli è Docente specializzata nelle attività di recupero e potenziamento cognitivo.
Nel suo blog Un momento sto pensando parla della sua esperienza come formatrice e applicatrice del Metodo Feuerstein.
I bambini dislessici possono aver bisogno dello psicologo: vediamo perchè. Lo spiega molto bene la dottoressa Federica Mazzoli.
Vi riporto parte di un articolo trovato su Bambino Naturale della psicologa Federica Mazzoli, riguardante gli strumenti compensativi e dispensativi e l'autostima del bambino dislessico.
La storia di Mirko, pubblicata dalla sua mamma su facebook... per non dimenticare la fatica che fanno i nostri ragazzi a scuola!
Mia mamma mi ha chiesto di raccontare quelle che sono state, e sono ancora, le mie sensazioni, ciò che provavo e talvolta provo ancora; ho detto NO! Mai racconterò a nessuno ciò che ho dentro, ciò che mi ha fatto soffrire; come posso esprimerele in una forma che ripugno? Ma poi capisco che è il mezzo con cui si deve comunicare e allora SCRIVERO'!
E' davvero forte poter giocare con le lettere dell'alfabeto e i numeri! Non solo per i bambini, ma anche per gli adulti. Vi ricordate l'alfabeto di Munari e quello di Marion Bataille ? Ebbene, è una forma di arte, che io credo aiuti molto sopratutto chi con l'alfabeto ha più problemi, come…
Esiste un giornalismo fatto da persone che si documentano, ascoltano i testimoni, valutano e, infine, scrivono a ragion veduta. Un giornalismo fatto senza preconcetti, partendo dal basso, senza tener conto della bandiera di turno.
E poi ci sono giornalisti come quello che ha scritto sul Giornale l'articolo riguardante la legge sulla dislessia.
Questo è ciò che scrive costui: "Anche un caprone in matematica ha una possibilità in più"..."Non più somari ma malati"...
Un'offesa gravissima per i nostri ragazzi dislessici! E' come chiamare un paraplegico “storpio”!
Da ieri c'è un gran fermento fra i genitori e i dislessici che, tanto a lungo e fortemente, hanno voluto la legge approvata ieri. Sono già da circa 5 anni che, come genitore e logopedista, ho contribuito alla causa attraverso la formazione degli insegnanti, la sensibilizzazione e la petizione online che fino ad ieri è…