Oggi nella pagina delle Testimonianze ho trovato questo commento che ho deciso di pubblicare. E' la storia di una ragazza dislessica, ora 24enne.
Mi è sembrato importante perchè, come ben conclude la sua lunga testimonianza, si capisca che la dislessia non condiziona solo gli apprendimenti scolastici, soprattutto quando si "incontra gente ignorante", come dice lei…
Una notizia che può creare reazioni opposte: l'abolizione del corsivo.
Al convegno di Milano della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) l'opinione del dottore Italo Farnetani è che lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Farnetani, noto specialista e autore di testi storici della pediatria, appartiene anche all’Accademia della Crusca.
Un corretto sviluppo della motricità fine è essenziale per l'evolversi della scrittura. Purtroppo il bambino disgrafico e/o disprassico ha difficoltà in queste attività. E' per questo che necessita, più degli altri, di seguire un iter specifico anche alle elementari, dove questo non sia stato fatto alla materna.
Come già spiegato, ci sono alcune attività montessoriane molto utili a tale scopo. E' proprio partendo da lì che ho avuto modo di trovare in rete delle risorse interessanti come questa che ora vi mostro.
Avete mai pensato quanto fosse importante per i bambini compiere le azioni di ogni giorno insieme a noi adulti? L'aveva intuito Maria Montessori che proponeva dei materiali per gli esercizi di vita pratica, attraverso cui poter lavorare secondo le attitudini del momento, scegliendo i materiali che il bambino desidera e utilizzandoli per il tempo che desidera, in una esperienza dove l’obiettivo è il lavoro stesso.
Ieri ho "incontrato" il blog di Francesca Vitale, Dis, mamma di Dis, come si difinisce lei. Il titolo accattivante: Toc, Toc... DISturbo?
Francesca si sta specializzando nel trovare soluzioni pratiche per studenti, genitori ed insegnanti, e dal suo blog si vede.
In particolare oggi voglio segnalarvi il suo articolo sul La penna del disgrafico. Molto utili le osservazioni che fa sull'uso della penna, che può diventare un vero strumento di tortura per i bambini e che mette in crisi non poche insegnanti nel primo anno di scuola elementare.
A proposito di Università, laddove fino all'anno scorso solo poche Università Italiane avevano predisposto delle iniziative a favore degli studenti dislessici, dopo la legge 170 si spera che iniziative come quelle dell'Università di Torino si diffondano in tutta Italia.
Ecco cosa si trova sulla pagina dell'UNITO dedicata alla dislessia: