Fra le applicazioni dedicate ai Disturbi Specifici di Apprendimento oggi vi segnalo una app gratuita che ho recensito per Mamamò. Utile sopratutto per gli adulti, per avere sempre a portata di mano indicazioni sui DSA, sulla legge 170 e persino sull'Indennità di frequenza, quindi consigliatissima per i genitori e gli insegnanti.
E poi c'è…
Un discorso a parte, che può rientrare nei Disturbi Specifici dell'Apprendimento, rappresentano le disgrafie, ovvero la "cattiva" scrittura, incomprensibile a chi legge me, molto spesso, anche a chi scrive. Argomento molto delicato perchè sono davvero tantissimi i bambini che presentato dei tratti grafici poco armonici e/o hanno problemi di impugnatura della penna. Questo, purtroppo, porta…
L'argomento di cui voglio parlarvi oggi è estremamente delicato ed ha a che vedere con il malessere psicologico legato all'ansia, alla frustrazione e alle incomprensioni che i bambini dislessici vivono. Se il clima scolastico e familiare non supporta il bambino nel suo stile di apprendimento, col tempo, porterà i soggetti a soffrire di una serie…
Oggi vi raccomando un libro che può risultare prezioso proprio per i dislessici: Lettura+Ascolto. Come migliorare l'apprendimento linguistico, emotivo ed empatico con gli audiolibri .
Il perchè lo capirete leggendo quanto ho riportato dal sito de il Narratore:
Il libro è un saggio di Maurizio Falghera - sociologo e studioso di Cibernetica della Comunicazione ed Ecologia della Mente, oltre che direttore editoriale e artistico de il Narratore audiolibri - che per la prima volta esplora le ripercussioni cognitive dell'esperienza dell'ascolto abbinato, in sincronia, alla lettura di testi letterari.
Da sempre Maurizio Falghera, attraverso l'attività della casa editrice il Narratore, ha proposto l'ascolto di audiolibri come modalità complementare alla lettura, e ne ha intuito il potenziale per un'accelerazione e un approfondimento delle competenze linguistiche di bambini e adulti, siano essi madrelingua o stranieri.
Infatti che cosa succede nel cervello quando si legge e si ascolta contemporaneamente un testo letterario? La riflessione su questa domanda ha portato alla formulazione del metodo della Lettura+Ascolto e all'analisi di tutte le implicazioni derivanti da questo tipo di esperienza.
Siete dei docenti e volete rendere la vostra lezione appassionante? Volete venire incontro ai ragazzi dislessici o con difficoltà di apprendimento? Allora seguite questo consiglio (di cui ho parlato anche nella Mini Guida per i DSA che ho realizzato per la Casa Editrice Pearson):
consegnate ai ragazzi prima della lezione un foglio di domande dove ogni domanda è pensata perché la risposta sia uno dei punti chiave.
Perché domande e non un elenco di punti? Perché una domanda crea curiosità e un possibile spazio per la risposta, da ricercare nella vostra lezione. Paradossalmente poi potrebbero essere loro a stimolare, chiedendo di rispondere a tutte le domande indicate.
Un problema da affrontare con i bambini che imparano a scrivere, può essere quello del giusto modo di scrivere le lettere. Molti bambini infatti, in particolare quelli che poi sviluppano una "cattiva" scrittura o che risultano disgrafici, non seguono coerentemente la giusta sequenza nel tracciare le lettere, con consegenze sulla leggibilità della loro scrittura e sull'affaticamento nello scrivere.
Oggi nella pagina delle Testimonianze ho trovato questo commento che ho deciso di pubblicare. E' la storia di una ragazza dislessica, ora 24enne.
Mi è sembrato importante perchè, come ben conclude la sua lunga testimonianza, si capisca che la dislessia non condiziona solo gli apprendimenti scolastici, soprattutto quando si "incontra gente ignorante", come dice lei…
Una notizia che può creare reazioni opposte: l'abolizione del corsivo.
Al convegno di Milano della SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) l'opinione del dottore Italo Farnetani è che lo stampatello dovrebbe diventare la scrittura ufficiale delle elementari lasciando al corsivo il ruolo di comprimario che gli alunni potrebbero scegliere come «seconda» materia facoltativa. Farnetani, noto specialista e autore di testi storici della pediatria, appartiene anche all’Accademia della Crusca.
Un corretto sviluppo della motricità fine è essenziale per l'evolversi della scrittura. Purtroppo il bambino disgrafico e/o disprassico ha difficoltà in queste attività. E' per questo che necessita, più degli altri, di seguire un iter specifico anche alle elementari, dove questo non sia stato fatto alla materna.
Come già spiegato, ci sono alcune attività montessoriane molto utili a tale scopo. E' proprio partendo da lì che ho avuto modo di trovare in rete delle risorse interessanti come questa che ora vi mostro.
Avete mai pensato quanto fosse importante per i bambini compiere le azioni di ogni giorno insieme a noi adulti? L'aveva intuito Maria Montessori che proponeva dei materiali per gli esercizi di vita pratica, attraverso cui poter lavorare secondo le attitudini del momento, scegliendo i materiali che il bambino desidera e utilizzandoli per il tempo che desidera, in una esperienza dove l’obiettivo è il lavoro stesso.
Ieri ho "incontrato" il blog di Francesca Vitale, Dis, mamma di Dis, come si difinisce lei. Il titolo accattivante: Toc, Toc... DISturbo?
Francesca si sta specializzando nel trovare soluzioni pratiche per studenti, genitori ed insegnanti, e dal suo blog si vede.
In particolare oggi voglio segnalarvi il suo articolo sul La penna del disgrafico. Molto utili le osservazioni che fa sull'uso della penna, che può diventare un vero strumento di tortura per i bambini e che mette in crisi non poche insegnanti nel primo anno di scuola elementare.
A proposito di Università, laddove fino all'anno scorso solo poche Università Italiane avevano predisposto delle iniziative a favore degli studenti dislessici, dopo la legge 170 si spera che iniziative come quelle dell'Università di Torino si diffondano in tutta Italia.
Ecco cosa si trova sulla pagina dell'UNITO dedicata alla dislessia: