E' stata lanciata da qualche giorno la App per iPad "Aritmeticando", realizzata dal brand italiano Finger Talks, destinata a facilitare l’apprendimento dell’aritmetica agli alunni delle scuole primarie (a partire dalla 5°) e secondarie di primo grado.

Ognuno la legga come vuole, ma per me è chiaro che anche l'ultima ricerca sul cervello umano riguardo alla matematica, condotta dal neurologo Josef Parvizi dell’università americana di Stanford, mostra che il nostro cervello non nasce per riconoscere i numerali, così come non nasce per riconoscere le parole, come spiegava già Marianne Wolf nel suo libro Proust e il Calamaro.
Questa scoperta potrebbe aiutare a comprendere meglio la dislessia per i numeri e l’incapacità di elaborare le informazioni numeriche (discalculia). E’ il primo studio in assoluto a mostrare l’esistenza di un gruppo di cellule nervose nel cervello umano che si specializza nell’elaborazione dei numeri.

Come mai tanti bambini hanno difficoltà in matematica? La professoressa Daniela Lucangeli spiega questo e moltre altre cose in alcuni video su Youtube.
Per esempio: sapevate che il concetto di “quantità” risiede nel nostro cervello antico? Serviva già ai tempi delle caverne per comprendere al volo se c’era un leone, o due, o tre, o più di tre!
E lo sapete che la cognizione del numero 1 è talmente arcaica che ogni bambino ne è dotato appena nato.
Le tabelline secondo Playfull Learning
Il dramma delle tabelline per i discalculici, e non solo... Perchè non si può tranquillamente avere a portata di mano la tabella pitagorica, come era una volta nel retro dei quaderni?
Sembra che la scuola abbia deciso di puntare sulla memoria, ma non una memoria del fare, ma una memoria dell'imparare a pappardella.
E così che si cade (o si crolla) sulle tabelline. Io ho capito di essere discalculica qualche anno fa, quando mi sono resa conto che per me le tabelline non sono mai state automatiche, che ogni volta ci debbo pensare e, qualche volta, le sbaglio.