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LIBRI DI STORIE… SENZA PAROLE

Oggi volevo segnalarvi 3 libri che hanno in comune una cosa: sono dei silent-book. Cosa sono?
 
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
 
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.

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GIOCHI E ATTIVITA’ PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA A QUELLA PRIMARIA

jwiphoto All'inizio dell'anno scolastico consiglio un piccolo manuale che può tornare utile agli insegnanti, ma anche ai genitori dei bambini che sono all'ultimo anno di scuola dell'infanzia o che hanno appena cominciato la scuola elementare: Il Bambino Creativo. Giochi e attività artistiche che aiutano a favorire il passaggio dalla scuola dell'infanzia a quella primaria. L'ingresso alla scuola primaria rappresenta per il bambino un'autentica rivoluzione e gli chiede una notevole capacità di adattamento. L'approccio alla lettura, alla scrittura e al calcolo è legato al raggiungimento di tre requisiti fondamentali: la capacità di mettere in relazione un segno o un suono con qualcosa di reale; una sufficiente padronanza del linguaggio; l'equilibrato sviluppo delle funzioni psicomotorie.

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