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Tag: Creatività

GUEST POST: I LAPBOOK DI GRETA BIENATI

ll Oggi è ospite sul mio blog Greta Bienati (che vi ho presentato qui), una presenza che sono convinta servirà sia ai genitori che agli insegnanti che mi seguono. Un grazie sincero a Greta.

Nel corso della prima elementare tutti gli sforzi dell'insegnante sono diretti all'insegnamento della lettura e della scrittura. I bambini devono per prima cosa imparare a leggere e a scrivere altrimenti, vi dirà l'insegnante, non è possibile fare nient'altro.

Un assunto all'apparenza ragionevole, che invece poggia su di un solido pregiudizio: ovvero che il canale privilegiato dell'apprendimento sia costituito dalla lingua scritta e che il principale strumento scolastico debbano essere i libri e i quaderni.

Le insegnanti della scuola materna, da parte loro, sanno bene che le cose non stanno affatto così: per tre anni hanno proposto ai bambini le attività e i contenuti più disparati e complessi senza mai utilizzare la lingua scritta, ma attraverso esperienze dirette, attività artistiche, uscite mirate.

Tutti questi strumenti, straordinariamente efficaci e potenti, vengono accantonati quando i bambini entrano a scuola, sono ritenuti “cose da asilo”, mentre l'unica istruzione valida diventa quella impartita attraverso i libri.

Si tratta di una perdita enorme, di una vera e propria deprivazione culturale. Questo atteggiamento limita e danneggia lo sviluppo intellettivo di tutti i bambini, e diventa particolarmente problematico con quegli alunni che non hanno nell'intelligenza verbale il loro canale di comunicazione privilegiato. Non si tratta solo dei bambini dislessici o di coloro che hanno delle diagnosi di DSA: molti adulti e bambini si relazionano con il mondo non attraverso il linguaggio verbale, ma attraverso un'attenzione alle immagini, allo spazio, al movimento, alla relazione interpersonale.

Una scuola davvero completa dovrebbe proporre una pluralità di linguaggi e di esperienze per consentire a ciascuno di accedere ai contenuti mediante il proprio canale privilegiato e poi, partendo da lì, di esplorare gli altri aspetti, arricchendo la propria esperienza.

Una didattica plurale, che comprenda, accanto ai libri, anche le attività artistiche e manuali, l'esperienza diretta, gli audiovisivi, il movimento, non è di beneficio solo per chi non privilegia l'intelligenza verbale, ma permette a tutti di svilupparsi in modo più completo, sano, flessibile.

Lavorare con un approccio plurale non significa affatto rinunciare ai contenuti. Possiamo continuare a svolgere i programmi previsti, modificando gli strumenti con cui li proponiamo.

Prendiamo come esempio la grammatica, che all'apparenza dovrebbe essere il regno del linguaggio verbale. Per lavorare sulle parti del discorso possiamo proporre un semplice racconto, ricco di immagini, che poi i bambini potranno illustrare e drammatizzare. Con dei materiali di recupero i bambini, divisi in gruppi, costruiranno il paesaggio del racconto, completandolo con i verbi, gli aggettivi, i nomi. La narrazione, l'immagine, la manipolazione permetteranno a tutti di comprendere i concetti fondamentali, ognuno secondo il suo canale privilegiato.

 Un percorso che utilizza molteplici fonti e attività richiede poi di essere sistematizzato e riordinato, così da diventare disponibile per lo studio e il ripasso. Uno strumento molto utile in questo senso è il lapbook, una sorta di cartelletta che contiene dei mini libri, di forma e dimensione differenti. Nel lapbook possiamo organizzare i contenuti appresi secondo una mappa concettuale, ovvero organizzandoli nello spazio. Utilizzando immagini, brevi testi, forme particolari, sarà possibile comprendere e memorizzare, senza bisogno di spiegazioni verbali.

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TRIENNALE DESIGN MUSEUM EDUCATION: EDUCARE AL BELLO E ALL’UTILE

GUIDE-LUOGHI-foto7 Oggi voglio parlarvi di un Museo unico in Italia, inaugurato nel 2007: il Triennale Design Museum, il primo museo del design italiano che ne rappresenta la molteplicità di espressioni. Un museo non solo scientifico e rigoroso ma anche emozionale e coinvolgente. Quello che volevo evidenziare del Museo è la sezione dedicata ai bambini, con attività per le scuole e le famiglie, attività sviluppate e che si svolgono sotto la supervisione pedagogica della Facoltà di Scienze della Formazione Primaria dell’Università degli Studi di Milano Bicocca con l’intento di educare al bello e all’utile, alla forma e alla funzione, ai materiali e alla produzione.

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ASCOLTO + LETTURA: IL MODO MIGLIORE PER COMPRENDERE

lettura-ascolto-libro-cd-62252 Oggi vi raccomando un libro che può risultare prezioso proprio per i dislessici: Lettura+Ascolto. Come migliorare l'apprendimento linguistico, emotivo ed empatico con gli audiolibri . Il perchè lo capirete leggendo quanto ho riportato dal sito de il Narratore: Il libro è un saggio di Maurizio Falghera - sociologo e studioso di Cibernetica della Comunicazione ed Ecologia della Mente, oltre che direttore editoriale e artistico de il Narratore audiolibri - che per la prima volta esplora le ripercussioni cognitive dell'esperienza dell'ascolto abbinato, in sincronia, alla lettura di testi letterari. Da sempre Maurizio Falghera, attraverso l'attività della casa editrice il Narratore, ha proposto l'ascolto di audiolibri come modalità complementare alla lettura, e ne ha intuito il potenziale per un'accelerazione e un approfondimento delle competenze linguistiche di bambini e adulti, siano essi madrelingua o stranieri. Infatti che cosa succede nel cervello quando si legge e si ascolta contemporaneamente un testo letterario? La riflessione su questa domanda ha portato alla formulazione del metodo della Lettura+Ascolto e all'analisi di tutte le implicazioni derivanti da questo tipo di esperienza.

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LIBRI DI STORIE… SENZA PAROLE

Oggi volevo segnalarvi 3 libri che hanno in comune una cosa: sono dei silent-book. Cosa sono?
 
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
 
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.

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GIOCHI E ATTIVITA’ PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA A QUELLA PRIMARIA

jwiphoto All'inizio dell'anno scolastico consiglio un piccolo manuale che può tornare utile agli insegnanti, ma anche ai genitori dei bambini che sono all'ultimo anno di scuola dell'infanzia o che hanno appena cominciato la scuola elementare: Il Bambino Creativo. Giochi e attività artistiche che aiutano a favorire il passaggio dalla scuola dell'infanzia a quella primaria. L'ingresso alla scuola primaria rappresenta per il bambino un'autentica rivoluzione e gli chiede una notevole capacità di adattamento. L'approccio alla lettura, alla scrittura e al calcolo è legato al raggiungimento di tre requisiti fondamentali: la capacità di mettere in relazione un segno o un suono con qualcosa di reale; una sufficiente padronanza del linguaggio; l'equilibrato sviluppo delle funzioni psicomotorie.

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