Vi avevo già raccontato di Richard Branson: e chi non lo conosce?
Vi riporto parte di una sua testimonianza che trovate su Panorama.it.
Solo da adulto ho riconosciuto a tutti gli effetti di essere dislessico. A quel punto avevo anche realizzato che le difficoltà possono rappresentare una spinta verso il successo. E in effetti una ricerca del 2005 ha messo in evidenza che un terzo degli imprenditori americani è dislessico, mentre altri studi hanno dimostrato che le persone affette da questo disturbo sono particolarmente brillanti nell’individuare i modelli e nel crearsi una visione d’insieme. Imprenditori come Thomas Edison, Henry Ford, Ted Turner e Charles Schwab erano tutti affetti da dislessia.
Quindi, se siete dislessici è importante che non vi sentiate inferiori solo perché non riuscite a compitare correttamente tutte le parole del dizionario. Diversificate i vostri interessi e le attività a cui vi dedicate per scoprire quali sono i vostri punti di forza; nel mio caso sapevo che volevo creare qualcosa per dar voce ai giovani e questa mia vocazione si è tradotta nel lancio di una rivista e di un’azienda per potermi guadagnare da vivere.