I bambini hanno bisogno del contatto con la natura per apprendere.
Come scrive Pia Pera nel libro Giardino&Orto Terapia. Coltivando la terra si coltiva anche la felicità:
L’orto è un grande maestro. Insegna come coltivare, prima di tutto, come seminare, innaffiare, zappettare, portare a maturazione e raccogliere, e poi, come notano le maestre, è una bella occasione di imparare sul campo tante altre cose, dalla botanica alla storia alla geometria. Coltivare un orto a scuola è considerato anche un modo di valorizzare il gusto, far conoscere sapori ignoti a chi si ciba soltanto di certo plasticoso cibo della grande distribuzione.
Tutto vero, tuttavia si tratta solo di una parte, ancorchè importantissima, della verità. Perchè non si tratta solo di imparare, spesso, come dicevo, c’è anche bisogno di sanare le ferite. Allora, oltre l’orto che effettivamente richiede il rispetto e l’apprendimento di procedure ben precise, c’è anche bisogno d’altro. Magari di un semplice giardino, un luogo che trasmetta armonia, soddisfi il bisogno di bellezza, si presenti come un rifugio dal sole troppo forte o da compagni di scuola troppo chiassosi o beffardi…
… non bisogna mai perdere di vista questo aspetto fondamentale: la gioia.”