Ancora un libro giocoso e gioioso delle amiche Rossana e Monica Colli. Ancora una mia premessa per spiegare quanto sia utile, ben fatto e innovativo. Sì, perchè si parla tanto di innovare la didattica e poi non sempre si hanno a disposizione i materiali adatti. Il libro Nel Paese di Grammatica – Giochi e attività per la seconda e terza classe della scuola primaria: verbo, aggettivo, nome e altre parti del discorso, come ho scritto appunto nella presentazione, esce dalla trappola di credere che l’apprendimento, anche delle materie e degli insegnamenti più ostici, debba essere per forza sinonimo di “noioso” e “difficile”.
Le autrici si rifanno alla didattica Waldorf, per cui la grammatica viene insegnata mediante racconti e poesie in rima e gli elementi grammaticali vengono personificati.
Anche il richiamo al metodo della psicogrammatica montessoriana rende il loro lavoro completo: si tratta dei simboli colorati che la Montessori aveva ideato per insegnare la grammatica e del racconto associato ad essi.
Inoltre, l’avere arricchito il testo di disegni significativi (così come nei loro precedenti lavori) rende il libro ancor più prezioso per indirizzare e appassionare il bambino alla conoscenza di una materia che diventa una piacevole scoperta.
Come sempre, il libro delle autrici vede un’ampia possibilità di essere utilizzato non solo in contesti scolastici, ma anche terapeutici, se pensiamo a tutti quei bambini che con la grammatica e l’ortografia hanno più difficoltà di tutti.
Mi riferisco ai piccoli studenti dislessici e disortografici: quante lacrime e sudore verrebbero loro risparmiati se si studiasse così in tutte le scuole ed essi, come tutti i bambini, potrebbero “preoccuparsi”, semplicemente, di crescere.
Quindi ancora un plauso al lavoro di queste persone meravigliose che della pedagogia steineriana hanno ripreso con gioia l’idea del maestro come Artista dell’educazione che porta/insegna tutte le discipline in modo artistico. Un Maestro capace di “dipingere “ le immagini attraverso l’uso sapiente delle parole , parole in grado di evocare il Bello, il Buono e il Vero nell’animo del bambino.
La loro ispirazione trae origine anche dai testi di Gianni Rodari che era convinto che l’insegnamento della Lingua Italiana (dall’alfabeto alla grammatica, agli errori di ortografia) potesse avvenire in modo piacevole e divertente, perchè “Sbagliando s’inventa”.