– le attività proposte sono per lui troppo complesse, mentre i compagni le affrontano con serenità e buoni risultati: il dislessico si percepisce quindi come incapace e incompetente rispetto ai coetanei
– sente su di sé continue sollecitazioni da parte degli adulti riguardo all’impegno e all’esercizio
– non trova soddisfazione neanche nelle attività extrascolastiche, poiché le lacune percettivo-motorie possono non renderlo autonomo nella quotidianità
– matura un forte senso di colpa: si sente responsabile delle proprie difficoltà
– ritiene che nessuno sia soddisfatto di lui, nemmeno i compagni, che non lo considerano membro del gruppo a meno che non vengano messi in atto comportamenti particolari (ad esempio il bullo)
– mette in atto meccanismi di difesa come il disimpegno o l’attacco aggressivo
– talvolta il disagio è così elevato da annientare il soggetto ponendolo in una condizione emotiva di inibizione e chiusura.
Fonte: http://www.sanihelp.it/
2 Comments
girasole
Da insegnante, ti ringrazio per queste informazioni utilissime che metti a disposizione nel tuo blog. Purtroppo la dislessia è ancora un “buco nero” per molti insegnanti. Io stessa ho cominciato a capirne qualcosa solo da qualche anno e ancora mi sto documentando. Questo blog farà parte sicuramente dei preferiti. Ciao e grazie
rossellagrenci
Grazie a te! C’è bisogno di insegnanti sensibili e preparate!