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MUSICA E DISLESSIA: UN BINOMIO INTERESSANTE!

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Dalla Presentazione del Prof. Giacomo Stella al libro Musica e dislessia. Aprire nuove porte.

Nel passato si presume che ci siano stati grandi musicisti dislessici, come Mozart, Beethoven o Ciajkovskij. Il famoso John Lennon fu sicuramente dislessico e le sue canzoni sono state un punto miliare della musica pop. Personaggi della musica rock attuale sono Joss Stone, appena 19 enne, con 3 cd all’attivo, considerata una delle migliori soul singer a livello mondiale. Così come ha dichiarato anche il cantante Mika: “…sai, io sono dislessico, non riesco a leggere bene, creo per immagini, forse per questo scrivere canzoni mi viene naturale come lavarmi i denti”. E aggiunge “La gente non conosce i problemi di un dislessico. Chi è affetto da questa patologia in determinate circostanze, può dare molto in termini creativi…. noi ragioniamo per immagini, anche in questo momento, mentre parlo con te, pianifico il futuro prossimo con una serie di immagini in divenire….” 

I dislessici sono bravi pittori e bravi cantautori, cioè artisti che dipingono con le parole. Ricordiamo Robby Williams, anche lui dislessico. Williams ha parlato spesso di dislessia, sia cercando di sdrammatizzarla, per esempio nella canzone Coke & Tears , sia per ricordare la sofferenza subita, nella poesia senza titolo Poem, poesia cruda e piena di rabbia indirizzata ai suoi professori. In un’intervista ha dichiarato “ho lasciato prematuramente la scuola non perché sono stupida ma a causa della dislessia”. Infine c’è il giovane cantante Lee Ryan, che ha scritto un’autobiografia, tradotta anche in italiano, nella quale racconta la sua carriera di cantante, narrando che gli venne diagnosticata molto presto una grave forma di dislessia, curata con la musica.

Al giorno d’oggi è ampiamente riconosciuto che la dislessia influisce sulla vita delle persone in tanti modi diversi. Il libro Musica e dislessia. Aprire nuove porte, tradotto ora in italiano, dimostra che alcuni dislessici possono essere musicisti molto dotati. È importante, tuttavia, che non venga loro impedito di studiare la musica solo perché – almeno nei primi tempi – molti di loro trovano difficile leggerla e ricordare i simboli della notazione musicale.

Dieci dei 21 autori del libro sono loro stessi dislessici e raccontano le proprie esperienze personali (alcuni come musicisti dilettanti, altri come professionisti) e in molti casi parlano di notevoli successi raggiunti. Gli altri autori sono insegnanti e ricercatori con grande esperienza di persone dislessiche di tutte le età.                                                                   

Il libro ci invia un messaggio di ottimismo. I musicisti dislessici possono arrivare al successo purché ricevano sufficiente incoraggiamento e comprensione.

 

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