L’aria che si respira sui banchi di scuola italiani è decisamente malsana. Lo dice uno studio europeo condotto anche nel nostro paese. La ricerca ha rilevato che dentro le pareti delle scuole le concentrazioni di Pm10 e anidride carbonica sono più elevate che all’esterno.
Le conseguenze sulla salute dei bambini e dei ragazzi sono evidenti: boom di casi di asma e allergie. Ecco perché il ministero della Salute, in accordo con Governo, regioni, comuni e province, ha pubblicato delle linee guida per la tutela e la promozione della salute degli ambienti chiusi.
In Italia, soffre di asma, riniti allergiche ed eczemi il 20 per cento della popolazione. Un numero in continuo aumento, soprattutto nell’infanzia e adolescenza. A scatenare allergie o crisi di asma sono soprattutto fumo, formaldeide, amianto, radon, pesticidi, acari della polvere, muffe, funghi e spore, lattice e alimenti.
Che fare?
– non accumulare libri e giornali,
– limitare la presenza di armadietti,
– appendere i cappotti all’esterno delle aule,
– plastificare i poster e fogli di lavoro da esporre alle pareti,
– non tenere in classe piante ornamentali,
– mantenere una temperatura ambiente intorno ai 18-20°C,
– assicurare una corretta e regolare manutenzione degli impianti di riscaldamento, ventilazione o condizionamento.
Sarà possibile nelle nostre scuola sovraffollate e con locali non sempre adeguati?
Intanto vi segnalo l’uscita del libro: Aria pulita a scuola. Come difendere i nostri figli (e gli Insegnanti) dall’inquinamento dentro le aule.
Il libro spiega come snidare i pericoli presenti nelle scuole e come combatterli: perché respirare aria pulita è un diritto di tutti, a partire dai più piccoli.
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