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LA NUOVA CIRCOLARE MINISTERIALE PER I “BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI”

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Anche se molto lentamente e con mille difficoltà,  qualcosa nella scuola italiana sta cambiando. Questo mio articolo, scritto a settembre, descriveva bene quale era la situazione dei bambini e ragazzi con Disturbo Aspecifico di Apprendimento, per i quali fino a poco fa non era previsto niente per venire incontro ai loro Bisogni Speciali.

Il 6 marzo è stata pubblicata la Circolare Ministeriale n. 8 relativa alle Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”.

Chi sono i soggetti con Bisogni Educativi Speciali (BES)?

Sono quegli alunni per i quali, pur in assenza di diagnosi o certificazione clinica, possono essere predisposti dei progetti educativi didattico personalizzati (PDP), tra i quali, oltre a quelli con disabilità e con DSA, sono compresi anche gli studenti con disturbi evolutivi specifici e che hanno uno svantaggio culturale, sociale o linguistico.

Sono quegli alunni che presentano situazioni di lieve ritardo mentale o che soffrono di deficit da disturbo dell’attenzione e dell’iperattività (ADHD) o sindrome di Asperger: non essendo in possesso di una certificazione di disabilità o di DSA (Disturbi specifici del comportamento).

Questa Circolare, quindi, colma quella lacuna legislativa di cui le scuole avevano bisogno e che lasciava spesso questi individui “ai margini”, a volte anche per poca flessibilità nelle modalità di insegnamento. Queste indicazioni ministeriali sopperiscono anche nel caso di un soggetto che sta effettuando l’iter diagnostico per DSA (che in Italia, purtroppo, ha tempi piuttosto lunghi) e non è ancora in possesso di una certificazione, confermando che venga, comunque, stilato e adottato un Piano Didattico Personalizzato con tutto ciò che ne consegue: una didattica individualizzata che risponda alle esigenze educative riscontrate.

Nella Circolare è scritto che il PDP non può essere più inteso come mera esplicitazione di strumenti compensativi e dispensativi per gli alunni con DSA, ma come lo strumento in cui includere progettazioni didattico-educative calibrate sui livelli minimi attesi per le competenze in uscita.

Sul sito del MIUR si possono trovare alcuni modelli di PDP: http://hubmiur.pubblica.istruzione.it/web/istruzione/dsa

Quanti sono i ragazzi con BES?

Sono 100mila alunni con ADHD, secondo stime dell’Istituto superiore di Sanità e 400mila studenti con «funzionamento cognitivo limite», cioè con lieve ritardo mentale o di maturazione. Ci sono poi i ragazzi stranieri con difficoltà nella lingua, soprattutto i neo arrivati in Italia, che sono tra il 5 e il 10% dei 750mila alunni con cittadinanza non italiana. «Le nuove indicazioni – precisa il dirigente del Ministero – non devono essere percepite come una richiesta di maggiori oneri e impegni per le scuole, del resto gli alunni con Bes non “nascono” con la Direttiva ma, a distanza di 20 anni dalla legge n. 104 e in una realtà molto diversa da allora, sono un invito a riorganizzarsi nell’ottica di una vera inclusione. Per questo, abbiamo voluto fornire strumenti di intervento che facilitino l’azione educativo-didattica».

Le azioni strategiche che la scuola dovrebbe mettere in atto dovrebbero essere espresse nei Gruppi di Lavoro per l’Inclusione (GLI) che, fra l’altro, dovrebbero elaborare una proposta di Piano Annuale per l’Inclusività riferito a tutti gli alunni con BES, da redigere al termine di ogni anno scolastico.

Al termine della Circolare si fa anche riferimento ai Centri Territoriali per l’Inclusione.

Attendiamo di assistere ad un vero capovolgimento di mentalità della scuola italiana per venire incontro a tutti i ragazzi!

 

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