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INTERVISTA A TINA FESTA… LA CREATIVITA’ E OLTRE

Com’è successo che una persona come te abbia iniziato ad essere creativa? Perché?

Io non ho mai detto di essere una persona creativa! Ma dopo averlo sentito per così tanto tempo ho dovuto accettere questa cosa! Ebbene voglio diventare una persona creativa! Nel senso che …devo ancora diventarlo! Mi sto allenando per esserlo in futuro ma condivido con gli altri le mie scoperte!

La tua mente è il tuo principale strumento di lavoro, in che modo la curi?

Leggo tantissimo e (ahime!) soprattutto saggi! Andrei in libreria con il carrello della spesa se potessi permettermelo! Ho una così gran voglia di apprendere che a volte l’entusiasmo nella lettura di nuovi libri non mi fa dormire….. Libri di evasione non ne leggo da un pò: attendo di leggerli sotto l’ombrellone!

Chi sono stati i tuoi maestri?

I miei maestri SONO: Munari, Skakespeare, Basquiat, Picasso, Tonino Guerra, Leonardo, Enrico Baj, Paolo Poli, Lindsay Kemp, i contaminatori di linguaggi diversi,…. e tutti i creativi che scovo nella rete.

Ti è mai successo che un lavoro fosse così eccitante che non te lo potevi togliere dalla testa?

Si! Mi capita quando ho una intuizione, ad es. che un nuovo metodo possa aiutare gli altri a sviluppare la creatività! non sto nella pelle e non riesco a dormire!!!

Partorire idee: è solo un’espressione graziosa, o realmente c’è un parallelismo?

Il parallelismo c’è! Eccome! Ciò che noi pro(creiamo) in termini di idee deve necessariamente “venire alla luce” altrimenti può danneggiarci se rimane troppo tempo dentro di noi. Ciò che non esplode in un “parto creativo” implode e fà male! Partoriamo la nostra creazione, la teniamo un pò con noi e poi come un figlio dobbiamo lasciarla andare…..

La spiritualità contribuisce ad aiutare la tua creatività?

Decisamente si! Ma la mia ricerca spirituale non si identifica più con una religione in particolare.

Puoi innamorarti di una brutta idea solo perché è tua? Come lo eviti?

Si, mi capita, allora mi allontano dall’idea e la guardo dall’esterno, come se non fosse mia e cerco di giudicarla in maniera obiettiva con i suoi pregi ed i difetti, e questo mi permette anche di perfezionarla. A volte alcune mie idee non resistono al mio stesso giudizio e si ritirano sconfitte per lasciare il posto ad altre.

Perché un gruppo creativo funzioni, c’è bisogno che qualcuno eserciti la funzione di leader o capo?

Si! Un leader che sappia ascoltare tutti, che abbia umiltà e forza insieme. Un leader che sappia mettersi al servizio del gruppo e che sappia fare emergere il meglio di ognuno,ma che sia in grado di prendere in mano le situazioni anche con determinazione, quando è necessario.

Dichiarati: con che persona o impresa ti piacerebbe lavorare?

Mi piacerebbe lavorare con un Museo per progettare laboratori di didattica museale; mi piacerebbe lavorare per il Ministero della Pubblica Istruzione, per progettare e non solo per insegnare (cosa che faccio attualmente).

Che criterio usi per scegliere qualcuno che faccia parte del tuo gruppo creativo?

Scelgo le persone che lavorano con il mio stesso entusiasmo, che siano propositive, che sorridono alla vita….

Lo psicologo in casa: la creatività per te è un atto per essere ribelli?

La creatività è un atto per sentirsi vivi e per dare forma alle proprie emozioni più profonde e poterle guardare finalmente negli occhi.

Lavori bene sotto pressione?

Si! Ma non dovrebbe essere la regola! Meglio sarebbe lavorare con serenità. E’ capitato spesso però che ho dato il meglio di me nelle situazioni al limite, quando sono sottopressione so organizzarmi bene per gestire al meglio il tempo; ma questa qualità l’ho sviluppata lavorando in una grande azienda… assolutamente non è qualcosa di innato in me. Prima di questa esperienza entravo in panico. Ora è tutta adrenalina pura che mi fa arrivare dritto alla meta!

Come si vende un’idea?

Se lo sapessi sarei milionaria!! Qualcuno sa dirmi come?

Come ti senti quando riprendi in mano alcune tue idee di due o tre anni fa?

 Sono felicissima se queste idee come il buon vino sono “invecchiate” ed hanno maggior valore. Ed il mio cassetto è così pieno che giocoforza le mie idee devono attendere un pò prima di prendere forma. Entro un pò in crisi quando alcune mie intuzioni le vedo mettere in atto da altri…. Bhè non si può fare tutto, no?

Molte idee sorgono simultaneamente in luoghi distinti e a distinte persone che non hanno niente a che fare tra loro, come spieghi questo fenomeno?

Credo che vale per l’arte, per la creatività e per le idee in genere quello che accade per le invenzioni o le scoperte scientifiche o le sviluppo dell’essere umano in generale. A questa cosa ci penso spesso e mi dò diverse risposte: 1) Vi è un’energia che pervade tutto il nostro pianeta pertanto ciò che può avvertirsi in una mente in un luogo del pianeta può essere intuito sul lato opposto dello stesso. 2) Attualmente a livello planetario viviamo le vicissitudini della terra e dei suoi abitanti in modo globale e quindi è inevitabile che la riflessione su determinate situazioni porti a far nascere idee simili. Quanto ho detto in questi due punti ovviamente annulla i termini spaziali, in pratica credo che la mente possa andare oltre il limite spaziale ed entrare in contatto con altre menti anche se noi razionalmente non ce ne rendiamo conto. Quindi a livello profondo sulla terra potremmo vivere le stesse emozioni e quindi sviluppare le stesse idee e di questa “energia” potrebbero beneficiarne anche persone che vivono in un contesto molto diverso da quello in cui vive la gran parte della popolazione mondiale. Non so se la mia idea è chiara…. il vero è che quando ho visto alcuni lavori realizzati da un artista che erano “esattamente” quello che io stavo concependo dentro di me in quel periodo e che non “osavo” partorire sono stata malissimo!!

Sei altrettanto brava come la tua ultima idea? Non ti piacerebbe avere un lavoro più sicuro?

Ma io un lavoro sicuro ce l’ho! Altrimenti come farei ad essere brava con le mie idee??? Forse arriverà il giorno in cui potro “vivere d’arte”, ma non ho ancora deciso… cosa farò da grande :p

EDUCAZIONE Che materie insegni? Che tipo di alunni hai?

Insegno nella Scuola dell’Infanzia in una sezione eterogenea (bambini da 3 ai 6 anni) Un link dove possiamo vedere quello che fai o il centro dove lavori? www.tinafesta.wordpress.com: è il mio blog e vi sono le attività che conduco prevalentemente al di fuori dell’ambito scolastico. www.geniuslocimatera.blogspot.com : è il blog della mia associazione. Qui ci trovi le atività che presentiamo in associazione, gli eventi della città, e gli eventi relativi al magico mondo della caremica sonora. E poi la mia nuova creatura: http://accademiadelloscarabocchio.blogspot.com/ …..

Che esperienze del passato ti hanno portato a dedicarti a questo? Come si sveglió in te la vocazione dell’insegnante?

Sinceramente non ricordo quando sia nata, ma so quando si è ri-svegliata: alcuni anni fà lavoravo come interprete e responsabile della qualità in un’azienda. Un buon lavoro in un ambiente molto stimolante ma sentivo forte il desiderio di tornare all’insegnamento, lavorare con i bambini e così eccomi nuovamente “tra i banchi” insieme ai bambini.

Che maestro o maestra ti hanno influenzato/a maggiormente, e perché?

Credo che mi abbiano influenzato maggiormente quelli che non hanno capito la mia sensibilità, il vissuto emotivo di me bimba, gli insegnanti o supplenti che mi punivano se non comprendevo qualcosa quando non avevo il coraggio di far sentire la mia voce per chiedere aiuto. Da loro ho capito come non deve essere un insegnante. Gli altri (pochissimi quelli che parlavano guardandomi negli occhi e hanno visto più di quanto io riuscissi a vedere in me) li ho incontrati in tutti i gradi scolastici, dalle scuole elementari all’università e li porto sempre nel cuore.

Come definiresti la tua filosofia come docente?

Credo che siano legate al “cambiamento” ed al “fare” e sono risassumibili con questi due proverbi cinesi: L’unica costante del mondo è la mutazione. Se uno cerca di fermarla si ferma lui e invecchia male. Fino ad un certo punto gli adulti dovrebbero insegnare ai bambini, poi dovrebbero imparare da loro a conoscere il mondo”. Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco.

Qual è il segreto per infondere curiosità nella conoscenza?

Fare un’esperienza diretta di quanto si apprende: la conoscenza passa attraverso i sensi.

È possibile insegnare/apprendere la creatività? Come?

Cominciando dalle piccole cose, da quanto sappiamo già fare e crediamo non sia connesso con la creatività! Tutti siamo creativi nella vita quotidiana ma non siamo consapevoli di questa cosa! Guardare con meraviglia e con occhi nuovi le semplici cose che facciamo ad esempio gli scarabocchi; trovare il gusto di creare per noi stessi e non per gli altri…… Certo che è possibile insegnare ed apprendere la creatività, ed oggi più che mai abbiamo un grandissimo bisogno di coltivarla. Io sono fermamente convinta che creativi non si nasce ma si diventa!

Sarebbe buono che gli insegnati avessero degli incentivi economici in rapporto ai risultati scolari degli alunni?

Sarebbe auspicabile che gli insegnanti avessero degli incentivi in rapporto al loro impegno. Il che non vuole dire che la misura è il “risultato scolare” degli alunni o il loro livello di apprendimento, come parecchi dicono, credo che siano tante le cose da valutare. E comunque gli insegnanti dovrebbero essere valutati (e remunerati) in base al loro merito e non in base all’anzianità o a punteggi. Il sistema educativo dipende dalla qualità degli insegnanti (preparazione culturale, l’abilità nel trasferire le competenze, attenzione al vissuto emotivo degli alunni, ….etc).

 A parte più risorse, cosa manca nella scuola di questo periodo?

In piccolo: manca negli insegnanti la capacità di “guardarsi dall’esterno” per osservare e migliorare i propri comportamenti con una sana autocritica. In grande: la capacità di ottimizzare l’uso delle risorse che già vi sono. Invece di lamentarci su quanto non abbiamo perchè non ulizziamo meglio quello che c’è????

Com’è la tecnologia che utilizzi abitualmente durante le lezioni?

Con i bimbi della scuola dell’Infanzia la tecnologia utilizzata dai bimbi si limita all’uso del Pc nelle lezioni di informatica (e non è poco!)

Se potessi creare una scuola ideale, come sarebbe?

Se potessi creare una scuola ideale per i bambini penserei a Malaguzzi, a Munari alla Montessori e quindi penserei ai materiali, ai sensi, alla gioia di fare esperienza diretta meravigliandosi ogni volta.

Quali sono le tue mete personali? Cosa ti piacerebbe fare tra cinque anni?

Vorrei dedicare sempre più tempo alla didattica delle arti e mettere a punto alcuni metodi per sviluppare la creatività che ora sto sperimentando. Vorrei avere un luogo in cui poter creare… Vorrei pubblicare un libro…. La lista sarebbe lunghissima, ma … un passo per volta ed il cammino si fa camminando!

http://www.whohub.com/tinafesta

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