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IL SOLITARIO (DISLESSICO) KEANU REEVES E LA SUA STORIA

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A chi non piace Keanu Reeves alzi la mano! E’ bello, bravo e dislessico!

Nato da madre inglese e padre hawaiano in Libano, il suo insolito nome è appunto hawaiano e significa “brezza fresca sulle montagne”.  Da bambino ha vissuto in diversi Paesi (Canada, Australia, America) e, a ragione, si merita l’appellativo di eroe solitario e romantico: abbandonato dal padre a 3 anni (pare fosse trafficante di droga), la mamma era una spogliarellista. Quando aveva 23 anni perde il suo più caro amico River Phoenix per droga. Ha deciso di non avere figli dopo che la sua prima figlia è nata morta e sua moglie Jennifer è morta in un incidente d’auto dopo poco dalla loro separazione. Sua sorella più giovane ha avuto la leucemia. Oggi è guarita e Keanu ha donato il 70% dei suoi guadagni del film Matrix agli ospedali che curano la leucemia. La sua vita, al contrario degli attori Holliwoodiani, è piuttosto normale: una piccola casa, vestiti ordinari e nessuna guardia del corpo. Una vita ordinaria, interrotta dai film e da uno degli hobby preferiti da Keanu: lunghe gite in moto, da solo, nel deserto.

Keanu Reeves ha avuto bisogno di una buona dose di forza e caparbietà anche per superare le difficoltà legate alla sua dislessia. Ha cambiato quattro diverse scuole superiori e alla fine, a 15 anni, ha lasciato la scuola, dopo essere stato espulso più volte a causa del suo carattere irruento.

Il suo sfogo lo ha trovato dapprima nella pista di hockey, dove è stato un bravo portiere. Aspirava a diventare un professionista ma un infortunio gli ha negato questa possibilità. La sua abilità a fingere, come lui stesso racconta, è nata dal non sentirsi adeguato. Ed è proprio questa abilità che lo ha avvicinato alla recitazione e al teatro. Così, lasciata la scuola, ha cominciato a prendere lezioni di recitazione.

Nonostante i suoi problemi di lettura, Reeves ha scoperto una passione profonda e duratura per Shakespeare. “Recito Shakespeare a calmarmi”, ha detto alla rivista Seventeen nel 1994. “Amo Shakespeare. Quando avevo 18 anni ho recitato Romeo e Giulietta sul palco. E’ molto rilassante quando si legge ad alta voce “.

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