Il bambino ecologico
Bela Banathy – ricercatore nel campo dell’educazione e teorico dei sistemi – sostiene che, nella nostra società, i veri pensatori sistemici sono proprio i bambini di quattro o cinque anni, in quanto pensano e agiscono nella globalità delle loro esperienze.
Il bambino è un esploratore nato, uno vero scienziato (un pensatore, meglio un ‘attore’ sistemico appunto), e l’ambiente è la fonte principale delle sue conoscenze. Ma per ‘apprendere l’ambiente’ è necessario “muoversi” nell’ambiente, “fare” con l’ambiente. Il bambino lo sa: quando il corpo è fermo, anche la mente è ferma. Quando il corpo è in movimento anche la mente lo è (e quante volte, nelle nostre scuole, chiediamo a dei corpi fermi il massimo dell’attività mentale).
Nostra preoccupazione dovrebbe essere quella di permettere la piena espressione di quella creatività e apertura alla vita possedute naturalmente dai bambini ed evitare tutto ciò che possa mortificarle.
Questo ritorno del bambino dimenticato, del suo sguardo pieno di stupore e meraviglia, nel cuore di un adulto assonnato, rende quest’ultimo un maestro. Il maestro è un adulto con un cuore di bambino.
La scuola dovrà allora permettere/accompagnare il completo dispiegarsi della vita. Dovrà impedire che il bambino dimentichi di essere un maestro. In un bambino, il tragitto dalla mente al cuore è più breve che in un adulto. Crescendo quella distanza aumenta fino a diventare, in alcuni casi, incolmabile. Si costruiscono muri o si crea un labirinto di strade tra la mente e il cuore.
La scuola nuova sarà un ponte, leggero ma forte, che terrà aperta la strada tra la mente e il cuore.
2 Comments
Tina
Bellissimo articolo! Lo leggo durante una pausa…. sto preparando per la mia scuola delle proposte da inserire nel progetto “La città dei bambini” a Matera e “guarda caso” sono relative all’ ecologia: I vigili del verde (i bambini che gestiscono a turno il verde o lo spazio intorno alla loro abitazione e multano simbolicamente atti di inciviltà) – I laboratori delle 4R – La giornata del baratto …ed altro ancora. proposte che vedono Scuola-famiglia- associazioni ed amministrazione lavorare insieme ma dove il bambino è protagonista attivo!
I bambini possono aiutare a costruire una città migliore perché vedono cose che gli adulti fanno faticano a vedere….
admin
Sono d’accordo con te! Brava Tina 🙂