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IL BAMBINO DISGRAFICO E LA PENNA

Ieri ho “incontrato” il blog di Francesca Vitale, Dis, mamma di Dis, come si difinisce lei. Il titolo accattivante: Toc, Toc… DISturbo?

Francesca si sta specializzando nel trovare soluzioni pratiche per studenti, genitori ed insegnanti, e dal suo blog si vede.

In particolare oggi voglio segnalarvi il suo articolo sul La penna del disgrafico. Molto utili le osservazioni che fa sull’uso della penna, che può diventare un vero strumento di tortura per i bambini e che mette in crisi non poche insegnanti nel primo anno di scuola elementare.

Comincia scrivendo che “Per il bambino disgrafico, disortografico e disprassico passare alla penna e al quaderno con le righe all’inizio è un sollievo.  Il quaderno a quadretti, anche quello di 1 cm, crea disagio visivo a diversi DIS.” Molte insegnanti credono, infatti, di aiutare i bambini con l’uso indiscriminato del quaderno a quadrettoni, ma non è così o, almeno, non lo è per tutti.

Quindi prosegue parlando della penna cancellabile con esempi concreti di penne che si trovano in commercio. Vi consiglio di leggere l’intero articolo!

Se volete sapere invece solo la conclusione? 

“Ci sono tante proposte di penne a sezione triangolare o con gommini sull’impugnatura che potrebbero rendere la scrittura più piacevole, più pulita e meno dolorosa.”

Grazie a Francesca 🙂

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