Oggi voglio proporvi 2 giochi di manualità per bambini anche piccoli. Si tratta dei giocare ai mestieri del Paleontologo e del Panettiere.
Infatti una curiosa attività per i bambini che ho visto proporre quest’estate nel Museo della Storia di Stoccolma era il gioco del Paleontologo: degli spazi chiusi da bordi di legno, lungo un muro perimetrale di una stanza, con dentro sabbia. Si potevano scegliere dei pennelli con cui scoprire la sabbia per cercare degli oggetti nascosti e ripulirli, proprio come fa un Paleontologo con dei reperti antichi.
Mi è tornato in mente il gioco quando ho visto questo articolo (in inlgese ma ricco di foto) con le indicazioni per realizzare il kit. Non solo: mi sono anche ricordata che l’amica Federica di Orso Azzurro aveva una sabbia utilissima per realizzare giochi di questo tipo: la Sabbia Kinetic. Questa sabbia ha la caratteristica di essere costituita per il 98% da sabbia pura ma grazie ad un 2% di polimero non tossico rimane compatta. Per questo la consiglio per tutti i giochi creativi e di manipolazione. Inoltre non secca.
Un altro gioco del “far finta” che consiglierei è quello del panettiere. I nostri figli non sanno esattamente come si fa il pane, purtroppo o per fortuna, lo si compra dal fornaio, quando va bene, peggio al supermercato.
Imparare come si fa il pane non solo li aiuterebbe a capire tante cose su questo antico mestiere e stimolerebbe anche le loro capacità prassiche ma, come dice l’amica blogger Serena, servirebbe
a farli venir su un po’ più pazienti, un po’ più consapevoli che non si può avere il controllo su tutto, che certe cose vanno in un certo modo perchè è così che devono andare e a volte è bello accompagnarle per la loro strada, che nella vita oltre alle cose che hanno tutti servono pure quelle che non ha più nessuno (tipo la pazienza, il rispetto… per dirne due che mi vengono in mente subito), che ci son cose che crescono e crescono bene se gli dedichi amore…
2 Comments
la signorina pici e castagne
sai che non conoscevo questa sabbia? eppure son cresciuta a suon di giochi veri, non di quelli che (non) si fanno adesso.
le arrampicate sugli alberi, la colla, la carta, le stoffe, la natura in tutti i suoi aspetti, una corda, una pallina di terracotta, un birillo di legno… i miei genitori ci hanno tirato su così, con la televisione accesa il meno possibile (quel tanto che bastava a non farci restare a bocca chiusa durante l’ ora della ricreazione a scuola) e le mani sempre impegnate in uqalcosa che alla sera ci facesse addormentare stanchi e col sorriso. tutto considerato, un’ infanzia che auguro a tutti : )))
bello il tuo articolo, bello il tuo messaggio che ci passa attraverso. : )
rossella grenci
Grazie a te, auguro un’infanzia come la tua a tutti i bambini!