Creare confusione nelle famiglie dei bambini dislessici sembra essere una caratteristica di alcuni “specialisti” italiani che, pur di uscire alla ribalta, diffondono notizie, non solo prive di supporto scientifico, ma che non aiutano a comprendere realmente e meglio il fenomeno DSA.
Per occuparsi di dislessia occorre ben altro che delle ipotesi!
E sulle cause genetiche nella dislessia? Ricerche internazionali degli ultimi 50 anni ci dicono che la dislessia ha una base genetica; pur tuttavia (al pari di altre condizioni cliniche complesse come l’ipertensione o la depressione) è assai difficile da studiare, perché concorrono probabilmente più geni a svolgere un ruolo causale e ciascuno di essi non è da solo sufficiente a determinare la malattia.
Quindi la conclusione che i DSA non abbiano cause genetiche: non è vera! Semplicemente, come lo stesso specialista interpellato afferma: “non deve passare il concetto che i DSA siano un disturbo a base genetica ereditabile con modalità mendeliana, ma non si può negare che in molti quadri clinici che si manifestano come DSA si verifichi con maggior probabilità un’alterazione di uno dei geni sopra citati”.
Mi chiedo: cosa c’è di nuovo sotto il sole?
Piuttosto c’è bisogno che si intensifichino gli studi sui DSA per meglio approfondirne alcuni aspetti, come quello genetico, ancora poco chiari.
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