I compiti a casa possono essere “l’incubo” giornaliero del bambino dislessico e della sua famiglia. Vi riportiamo alcuni consigli per rendere i compiti utili all’apprendimento e non un motivo di scontro tra voi e il ragazzo.
Per prima cosa ricordatevi che il fine dei compiti scolastici è praticare qualcosa che si è già appreso a scuola. Se il compito è troppo difficile parlatene con l’insegnante. Non permettete che vostro figlio si senta frustrato se i compiti sono troppo difficili o troppo lunghi per le sue forze. Spesso aiuta dargli compiti più semplici e diminuire notevolmente il volume.
Stabilire una routine.
Programmate una routine quotidiana nell’esecuzione dei compiti scolastici. Una programmazione scritta appesa ad una muro vicino al posto di studio, sarebbe la cosa più indicata. Lasciate lo spazio alle attività extra scolastiche. Il luogo dove si studia deve essere tranquillo, con ampio spazio di lavoro e tutto il materiale a disposizione (matite, carte geografiche etc.). Il tavolo da cucina va bene solo per brevi controlli di studio! Capite quale è l’ora migliore per vostro figlio per studiare. Ricordatevi che il ragazzo dislessico necessita di tempi supplementari di recupero dopo il rientro da scuola, egli ha dovuto investire più energie dei coetanei. La lettura quotidiana è importante per poter sviluppare le abilità e le strategie in tale campo. Quando il ragazzo è stanco e frustrato intervenite leggendogli ad alta voce i testi, ciò può aiutarlo ad apprezzare il testo. Ricordatevi che il testo può essere anche ascoltato.
Eseguire i compiti. Dividete i compiti in parti eseguibili in tempi ragionevoli. Fate fare delle pause. Incoraggiate il ragazzo a produrre, con calma, compiti di buona qualità piuttosto che cercare di finire tutto male e in fretta. Il ragazzo dislessico spesso si scoraggia se la quantità di compiti è eccessiva. Controllate se il ragazzo capisce le consegne del compito, leggetegliele ad alta voce se sono di difficile comprensione. Se necessario, eseguite con lui i primi esercizi. Nei componimenti scritti, prima che inizi, aiutate il ragazzo, oralmente, a sviluppare le idee secondo un ordine logico; insegnategli il vocabolario specifico di cui ha bisogno. Se necessario, in forti disortografie, siate la sua scrittrice in modo che il suo pensiero possa svilupparsi indipendentemente dalla sua disabilità.
Controllo dei compiti.
Insegnate a vostro figlio a rivedere i propri compiti, correggendoli e migliorandoli, ciò lo renderà indipendente da voi. Insegnategli ad usare un computer con il correttore ortografico, incoraggiatelo a velocizzare la digitalizzazione. Se il ragazzo è lento nell’esecuzione dei compiti, incoraggiatelo ad usare una sveglia, in modo che realizzi i tempi impiegati e impari a razionalizzarli. Quando il ragazzo completa in modo soddisfacente i compiti, lodatelo e sottolineate le cose fatte bene!
6 Comments
Irene
Ciao Rossella,
non ho trovato il modo di scriverti in privato, e allora mi butto.
Mi sono permessa di segnalare questo tuo post sui compiti nelle news del mio forum
Mi piace, è una indicazione chiara e precisa di come affrontare l’incubo dei compiti a casa.
Ti ringrazio di nuovo per il lavoro onesto ed equilibrato in cui ti impegni ogni giorno
Claudia
Sono disperata per i compiti delle vacanze… mia figlia non ricorda più nulla, è come se tutto il lavoro di un anno scolastico si fosse volatilizzato, ha sempre avuto questa tendenza a dimenticare ma mai come ora, una totale tabula rasa.
Dopo un mese e mezzo dall’ultimo giorno di scuola e un mese dall’ultima seduta con la logopedista, ha fatto giganteschi passi indietro su tutti i suoi progressi… mi sento priva di energie e non riesco a capire come aiutarla…
admin
Può succedere… cerca di capire se è particolarmente stanca, forse le cose che aveva acquisito erano state acquisite in un momento di stress e non le ha ritenute. Non preoccuparti, si riprenderà, ma se ha bisogno di staccare, non la penalizzare con i compiti delle vacanze!
Ciao