Un giorno una mamma mi ha contattata con una richiesta che mai avrei immaginato: praticare Yoga con Alessandro, il suo bambino cerebroleso di 6 anni.
Ale ha una malformazione cerebrale congenita chiamata Lissencefalia parziale ed è seguito, sotto molteplici aspetti, da un’ equipe di medici americani.
Nel momento in cui la sua mamma mi ha trovata, apparentemente per caso, Ale soffriva di anemia e i suoi medici avevano suggerito la pratica Yoga per ristabilire i livelli di emoglobina. Ma non solo: questa malformazione crea disturbi respiratori e lo Yoga avrebbe aiutato Ale ad “imparare” a respirare regolarmente ed autonomamente.
Ricevere questa richiesta è stato emozionante e sorprendente allo stesso tempo; mi sono chiesta come avrei potuto praticare Yoga con un bambino così particolare, che non avrebbe potuto eseguire una serie di movimenti e posizioni, che non poteva parlare. Abbiamo cominciato… e passo dopo passo o, meglio, respiro dopo respiro, quel bambino speciale imparava tanto e, cosa meravigliosa, si divertiva tantissimo!