Skip to content Skip to sidebar Skip to footer

e-BOOK E TABLET: MAGGIORE ACCESSIBILITA’ DI LETTURA

eReaderInHammock Gli e-book "aperti", cioè leggibili anche dalla sintesi vocale, sono una grande risorsa per i dislessici. Tuttavia anche gli e-book "chiusi", quelli cioè nati solo per essere letti da un "reader" o un tablet sono risultati agevolare la lettura degli anziani. Infatti un recente studio realizzato da un gruppo di ricercatori americani ha condotto una ricerca su due gruppi di persone, adulti di età compresa tra i 60 e i 70 anni e giovani di età compresa tra 21 e 34 anni. Lo studio ha utilizzato in combinazione le misurazioni EEG e eyetracking, ovvero monitoraggio dell’attività celebrale e numero di fissazioni (ossia movimenti oculari), due parametri considerati appunto per verificare se la lettura da supporti digitali richiede uno sforzo cognitivo superiore rispetto a quello richiesto dalla lettura di libri tradizionali.

Leggi di più

“ASCOLTARE” IL CORPO CHE PARLA MIGLIORA IL LINGUAGGIO NEI BAMBINI

87552773 Se gli studi di genetica riguardanti il linguaggio nei bambini ci confermano che esso è influenzato dai geni (ad esempio le bambine parlano meglio e di più dei bambini grazie ai più alti livelli di proteina FOXP2 nell’area 44 di Brodmann) è anche vero che i genitori possono fare molto perchè evolva nel modo migliore. Una nuova ricerca americana fa emergere l'importanza degli "indizi non verbali", cioè quella comunicazione che avviene attraverso il corpo.

Leggi di più

LEGGERE MEGLIO NON SIGNIFICA MEMORIZZARE DI PIU’

8187 L'articolo di qualche giorno fa rimetteva in discussione qualcosa che si intuiva prima e si conosceva poi, riguardo la leggebilità di un testo a seconda del font utilizzato. E' per questo che a livello internazionale, così come in Italia, sono stati creati dei font appositi che avessero determinate caratteristiche. Alcune ricerche, anche italiane, ne hanno confermato la validità e cioè: si legge meglio e più velocemente con un carattere di stampa particolare (vedi Easy Reading con il quale è stato pubblicato il mio libro di Storie di normale dislessia o il font utilizzato dalla Erickson nel mio ultimo libro Capire la mia dislessia). Volevo quindi riflettere sulla ricerca che ho pubblicato secondo la quale "leggere informazioni con un carattere meno leggibile innesca processi cognitivi più profondi, che aiutano lo studente nel ricordare ciò che ha letto con più facilità”. Allora capiamoci: leggere con meno fatica non significa memorizzare. Infatti qui si tratta di fare una distinzione. Una lettura più scorrevole agevola il lettore, lo affatica di meno e migliora la comprensione del testo. Quello che invece evidenzia la ricerca inglese è che, in un gruppo di studenti, un font più "difficile" ne ha migliorato la memoria. Come spiegano, infatti, l'ipotesi è che i processi cognitivi innescati siano diversi.

Leggi di più

LA MATEMATICA E L’USO DELLE DITA

Le dita sono importanti per contare, ma anche per la costruzione del significato di numero. Questo è il sunto dell'articolo "La matematica passa dalle dita"di Anna Baccaglini-Frank. Alcuni risultati ottenuti nel campo delle neuroscienze hanno messo in luce un legame neuro-funzionale tra l’uso delle dita e lo sviluppo del senso del numero. Secondo lo studioso Butterworth, questo legame si  fonda  sull’idea  che  si costruiscono rappresentazioni numeriche concrete e astratte usando le dita, le parole e i numerali (i simboli).

Leggi di più

SCOPERTA L’AREA CEREBRALE DEI NUMERI

Ognuno la legga come vuole, ma per me è chiaro che anche l'ultima ricerca sul cervello umano riguardo alla matematica, condotta dal neurologo Josef Parvizi dell’università americana di Stanford, mostra che il nostro cervello non nasce per riconoscere i numerali, così come non nasce per riconoscere le parole, come spiegava già Marianne Wolf nel suo libro Proust e il Calamaro. Questa scoperta potrebbe aiutare a comprendere meglio la dislessia per i numeri e l’incapacità di elaborare le informazioni numeriche (discalculia). E’ il primo studio in assoluto a mostrare l’esistenza di un gruppo di cellule nervose nel cervello umano che si specializza nell’elaborazione dei numeri.

Leggi di più