Il mondo degli Asperger è ancora tutto da scoprire. L'intervista su Spazio Asperger di Davide Moscone a Tony Attwod tocca punti molto delicati e problematiche ancora poco esplorate.
Un aspetto ancora poco conosciuto riguarda la manifestazione della Sindrome di Asperger al femminile:
Spesso molte donne non vengono riconosciute in questa particolare condizione , quali sono le…
Ancora conferme su quanto facciano bene le coccole fatte dalla mamma ai bambini in età prescolare. Non si cresce solo se ben nutriti, ma soprattutto se ben accuditi! Uno studio Washington University School of Medicine di St. Louis coordinati da Joan L. Luby ha dimostrato che i bambini sani che ricevono quotidianamente coccole e supporto materno hanno un ippocampo più sviluppato circa del 10%, area del cervello fondamentale nella gestione di apprendimento, memoria e stress.
Oggi vi riporto un'altra riflessione del sacerdote Carlo Sacchetti, pubblicata sul sito della sua parrocchia:
"Mi convinco sempre di più che la via dell’uomo passa attraverso la meraviglia.
Pablo Casals violoncellista, compositore e direttore d’orchestra spagnolo affermava: «Siamo capaci di insegnare nelle scuole ai nostri figli qual è la loro vera natura? Dovremmo dire a ciascuno di loro: Lo sai che cosa sei? Sei una meraviglia, sei unico, in tutto il mondo non c’è un altro bambino come te. Nei milioni di anni che sono passati non c’è mai stato un altro bambino come te. E guarda com’è meraviglioso il tuo corpo: le tue gambe, le tue braccia, le tue agili dita, i tuoi movimenti! Forse diventerai un Shakespeare, un Michelangelo, un Beethoven. Sei in grado di fare qualsiasi cosa. Sì, sei una meraviglia. E quando sarai grande, vorresti forse fare del male a un altro che, come te, è una meraviglia?»
Oggi ho il grandissimo piacere di ospitare nel mio blog le riflessioni di un sacerdote che, dopo aver letto il libro Storie di normale dislessia, ha scritto e mandato ai suoi amici le parole che vi riporto (la riflessione era più lunga, ma io ho scelto la parte che mi è sembrata più pertinente). Ringrazio l'amico Luca per avermele "regalate" e don Carlo Sacchetti per avermi dato la possibilità di renderle pubbliche.
I bambini non sono multitasking e averli abituati a fare diverse cose allo stesso tempo, come facciamo noi adulti stressati, non è positivo. Se poi si tratta di studiare con la TV accesa è ancora peggio!
E' quello che emerge da una ricerca presentata in occasione dell’International Communication Association di Phoenix, in Arizona.
Dopo l'articolo che ho scritto giorni fa a proposito della mia indignazione per quello che era accaduto in una scuola della mia città, ho ricevuto tanti commenti e messaggi su Facebook, purtroppo unicamente di mamme che si sfogavano delle loro vicende personali, molto simili a quelle da me raccontate.
Ciononostante bisogna che l'atteggiamento di fondo, nei confronti della scuola, rimanga positivo, altrimenti non si andrà da nessuna parte. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità e non scaricarle sugli altri.
Ed è con questo spirito che concludo le mie riflessioni sulle Linee Guida relative alla legge 170, riportando il brano riguardante La dimensione relazionale, con chiari riferimenti alle misure dispensative e compensative.
Secondo un’indagine americana di qualche anno fa è emerso che il cervello dei bambini è diverso da quello delle loro coetanee. In realtà le diversità evidenziate da questi ricercatori sono poche e non condizionano né compromettono l’apprendimento.
Eppure in diversi Paesi sono in aumento le classi separate.
Potete leggere l'articolo per intero qui.
Vi consiglio di vedere…
Un altro libro che esprime grande sensibilità, quello pubblicato dalla Casa Editrice Uovonero. Si tratta di Animali di Versi: un lupo buono e vegetariano, una lepre che corre molto piano, una pecora strana gigante, un elefante poco pesante, una talpa che il buio detesta, una farfalla con più di una testa…
Gran brutta storia quella che sta accadendo nella mia città, Potenza. La storia riguarda un ragazzino dislessico che conosco personalmente. Una vicenda che non so se sia da addebitare solo alla non conoscenza del problema da parte della scuola o anche alla malafede generale.
Chi di voi ha mai sentito parlare di "Bambini Indaco"? Non me ne voglia chi è rigidamente legato alla scienza ufficiale se ne parlo anche qui nel mio blog.
La play therapy è un approccio alla terapia teoricamente fondato sui principi della psicologia dello sviluppo e praticamente basato sui normali processi comunicativi e di apprendimento dei bambini. I poteri curativi intrinseci al gioco sono utilizzati in molti modi (a seconda dei problemi psicologici dei bambini). Nonostante ognuno possa trarre dei benefici, la play therapy abbraccia in modo particolare la psicologia infantile ed è appropriata per i bambini dai 3 ai 12 anni.
Durante un convegno, qualche anno fa, ascoltai questa cosa che ora vi racconto e che mi colpì tantissimo.
Lo studio che vi riporto è una dimostrazione di come le aspettative influiscono fortemente sul comportamento delle persone, in positivo o in negativo. Leggete qui: