Sono qui a parlare di diagnosi negli adulti, visto che nel mio libro La dislessia. Dalla scuola al lavoro nel terzo millennio , scrivo in maniera diffusa anche riguardo al tema della dislessia e il mondo del lavoro.
Il problema, in Italia, è che nonostante da poco più di un anno esistano due batterie di…
In questa realtà di scuola in DAD gli studenti "vulnerabili" sono quello che possono averne subìto maggiormente. È di questi giorni la notizia di un adolescente che si è suicidato in seguito ad un brutto voto, sebbene pare che non ci fossero stati precedenti segnali di difficoltà scolastiche.
Questa vicenda mi dà spunto per parlare…
I nostri bambini hanno perso il contatto con la natura, con la terra, le piante. Non sanno più cosa significhi prendersi cura di una piantina, ne' come cresce un ortaggio.
Avere un piccolo orto/giardino, anche sul balcone, può essere molto importante per tantissimi motivi, ma anche avere delle piante a casa di cui si occuperà il…
Un bambino dislessico è un bambino che soffre delle sue difficoltà. Soffre nel vedere che laddove lui ci impiega tanto tempo per scrivere o fare un calcolo, il suo compagno di banco ha già finito. E si scoraggia...
Soffre nel vedere che quando la maestra fa leggere ad alta voce il suo amico lui lo…
Durante lo scorso anno ho avuto modo di collaborare alla ricerca della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta, Francesca Antonella Amodio, sulla scuola come fattore di rischio.
L'ipotesi della ricerca è stata di voler verificare quanto la scuola possa aver segnato la vita di un bambino e, poi, di un adulto dislessico, inconsapevole di esserlo. Un percorso…
Riuscire a parlare ad un bambino dislessico della particolarità del suo funzionamento cerebrale, del suo modo di imparare, delle sue caratteristiche (ricordo che la dislessia non è una malattia, ma una neurodiversità!) non è facile. Come ho scritto anche nel mio libro Capire la mia dislessia, il primo passo per affrontare il problema è non nasconderlo,…
Oggi lascio la parola ad una persona che vi parlerà del benessere emotivo, soprattutto nei bambini. Ringrazio Giacomo Papasidero per aver accettato di scrivere questo artico
Insegnare ai bambini come gestire un’emozione negativa è importante. Rossella sa molto meglio di me quanto ansia o insicurezza possano incidere negativamente su chi, ad esempio, ha anche problemi…
L'argomento di cui voglio parlarvi oggi è estremamente delicato ed ha a che vedere con il malessere psicologico legato all'ansia, alla frustrazione e alle incomprensioni che i bambini dislessici vivono. Se il clima scolastico e familiare non supporta il bambino nel suo stile di apprendimento, col tempo, porterà i soggetti a soffrire di una serie…
Continuando le riflessioni circa la legge 170, mi piace riportarne un altro stralcio, a conferma di quanto sia importante considerare le problematiche psicologiche che accompagnano i bambini con DSA a scuola:
...la didattica trae orientamento da considerazioni di carattere psicopedagogico. A tale riguardo, può essere utile far riferimento a testi redatti nell’ambito…
Il mutismo selettivo è un argomento che riguarda 7 bambini su 1000. Una bella cifra, non trovate? Si tratta di bambini che vivono un forte disagio legato all'ansia per cui a casa sono dei chiacchieroni mentre a scuola e con gli estranei si chiudono a tal punto da sembrare muti. Perlomeno questo è quello che appare in superficie. In realtà il mutismo selettivo è qualcosa di più profondo, in quanto i bambini che manifestano questo disagio sono spesso inibiti anche in altre situazioni.
Nel mio lavoro incontro molto spesso bambini dislessici che vengono definiti "disordinati". Il disordine sembra essere una delle caratteristiche tipiche legate al fatto che il bambino non riesce ad organizzare i suoi quaderni e tutto il materiale scolastico viene vissuto come qualcosa da cui tenersi ben lontano! Se poi ci si mette anche la disprassia (movimenti un pò impacciati che si associano a difficoltà pratiche che hanno a che vedere con la motricità fine) il disordine è totale.
Sicuramente questi bambini vanno aiutati a trovare un loro ordine, un modo per sopravvivere al sovraffollamento delle cose e delle idee, ma non dovremmo preoccuparci troppo per loro. Perchè? Perchè finalmente anche la scienza ha sperimentato che disordine=creatività e creatività=successo.
Lo diceva già Einstein: Se una scrivania disordinata è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota?
Ecco cosa viene spiegato qui:
Mai dare per scontato che un ragazzo, dislessico o meno, abbia finito di imparare a 18 anni! I nostri giovani paiono demotivati, a volte con poca iniziativa, passivi, ma non è così! Vanno solo incoraggiati e stimolati ancora, nel modo giusto. E ve lo voglio raccontare.
Ieri sono andata a cinema con mio…