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Psicologia

DISLESSIA NEGLI ADULTI: LA SCUOLA COME POSSIBILE FATTORE DI RISCHIO

Durante lo scorso anno ho avuto modo di collaborare alla ricerca della dottoressa, psicologa e psicoterapeuta, Francesca Antonella Amodio, sulla scuola come fattore di rischio. L'ipotesi della ricerca è stata di voler verificare quanto la scuola possa aver segnato la vita di un bambino e, poi, di un adulto dislessico, inconsapevole di esserlo. Un percorso…

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IMPARARE ED INSEGNARE L’INDIPENDENZA EMOTIVA

Oggi lascio la parola ad una persona che vi parlerà del benessere emotivo, soprattutto nei bambini. Ringrazio Giacomo Papasidero per aver accettato di scrivere questo artico   Insegnare ai bambini come gestire un’emozione negativa è importante. Rossella sa molto meglio di me quanto ansia o insicurezza possano incidere negativamente su chi, ad esempio, ha anche problemi…

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IL BAMBINO DISLESSICO: IL DISAGIO DI SENTIRSI ESTRANEO

Continuando le riflessioni circa la legge 170, mi piace riportarne un altro stralcio, a conferma di quanto sia importante considerare le problematiche psicologiche che accompagnano i bambini con DSA a scuola: ...la didattica trae orientamento da considerazioni di carattere psicopedagogico. A tale riguardo, può essere utile far riferimento a testi redatti nell’ambito…

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LA SFIDA DI RICCARDO: RACCONTARE E COMPRENDERE IL MUTISMO SELETTIVO

la-sfida-di-riccardo Il mutismo selettivo è un argomento che riguarda 7 bambini su 1000. Una bella cifra, non trovate? Si tratta di bambini che vivono un forte disagio legato all'ansia per cui a casa sono dei chiacchieroni mentre a scuola e con gli estranei si chiudono a tal punto da sembrare muti. Perlomeno questo è quello che appare in superficie. In realtà il mutismo selettivo è qualcosa di più profondo, in quanto i bambini che manifestano questo disagio sono spesso inibiti anche in altre situazioni.

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BAMBINI E DISORDINE: PIU’ MEMORIA E CREATIVITA’

play-outside Nel mio lavoro incontro molto spesso bambini dislessici che vengono definiti "disordinati". Il disordine sembra essere una delle caratteristiche tipiche legate al fatto che il bambino non riesce ad organizzare i suoi quaderni e tutto il materiale scolastico viene vissuto come qualcosa da cui tenersi ben lontano! Se poi ci si mette anche la disprassia (movimenti un pò impacciati che si associano a difficoltà pratiche che hanno a che vedere con la motricità fine) il disordine  è totale. Sicuramente questi bambini vanno aiutati a trovare un loro ordine, un modo per sopravvivere al sovraffollamento delle cose e delle idee, ma non dovremmo preoccuparci troppo per loro. Perchè? Perchè finalmente anche la scienza ha sperimentato che disordine=creatività e creatività=successo. Lo diceva già Einstein: Se una scrivania disordinata è segno di una mente disordinata, di cosa sarà segno allora una scrivania vuota? Ecco cosa viene spiegato qui:

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