Vic Muniz è un artista brasiliano, noto in tutto il mondo per le sue opere in cui sfrutta la sua capacità di comunicare attraverso le immagini combinandola con tecniche imparate dalla pubblicità. Ironia e illusione abbondano nei suoi lavori, creati spesso con materiali come cioccolato, fumo, polvere e rifiuti.
La sua storia ha dell'incredibile, se si pensa che è diventato un artista grazie ai soldi ricevuti come risarcimento da un uno facoltoso, dopo essere stato sparato accidentalmente ad una gamba per essere intervenuto in una rissa. Dalle suo opere e dalla sua intervista si intravvede la sua genialità di tipo immaginativo visivo, tipica dei dislessici geniali.
Immagine tratta dal blog di Roberto Cavalli
A proposito di personaggi famosi che si sono scoperti dislessici in tarda età, ecco un esempio tutto italiano: lo stilista Roberto Cavalli. In un'intervista rilasciata per Corriere della Sera nel settembre del 2010 rivela le sue difficoltà di lettura:
«Un piccolo segreto? Sino a pochi anni fa non avevo…
“Nessuno potrà mai capire cosa significhi essere dislessici nel mondo della scuola. Nessuno potrà mai capire, dal di fuori, cosa si provi a sentirsi umiliati per tutta la propria infanzia e sentirsi ripetere giorno dopo giorno che non sarete mai capaci di avere successo in niente”.
Jackie Stewart, vincitore per ventisette volte del Grand Prix, incoronato Sir dal Principe Carlo.
Nel libro Proust e il Calamaro di Maryanne Wolf la studiosa racconta alcune vicende del pilota Jackie Stewart riguardo la sua dislessia e di come questa gli abbia condizionato la vita.
In onore del grande scrittore americano, Mark Twain, Google dedica oggi il Doodle in homepage. Si crede che Twain fosse dislessico perchè ebbe problemi scolastici tali da fargli abbandonare la scuola, a quel tempo privata. Per cui Mark imparò a leggere e scrivere a casa, grazie alla mamma e riuscì a farsi una cultura in biblioteca, leggendo tantissimo.
Prendo spunto da questo scrittore americano per parlarvi di un altro grande scrittore dislessico vivente: John Irving.
Fa' ciò che ami. Lascia un segno nell'universo.
Steve Jobs
Quanto ha influito, nella filosofia di Steve Job , la sua esperienza scolastica non proprio brillante? Il suo imperativo è stato: semplificare.
Ecco cosa scrive Jay Elliot, ex senior vice president di Apple, nel suo libro dal titolo Steve Jobs. L'uomo che ha…
Vi presento un artista molto originale e molto ...dislessico: Willard Wigan.
La sua passione per le cose minime, piccolissime, deriva da sentimenti di "insignificanza" nell'infanzia di Willard.
Gravemente dislessico (seppure non diagnosticato) è stato spinto dalle parole dure dei suoi insegnanti a marinare la scuola e nascondersi in una baracca dove ha imparato a fare tanti piccoli oggetti per le sue amiche formiche. Oggi, grazie alla sua arte ha avuto riconoscimenti nazionali e acclamazioni dalla critica.