Ecco un metodo che dovrebbe essere diffuso in tutte le scuole: il metodo della Flipped Classroom (letteralmente “insegnamento capovolto”). Cosa è esattamente?
Per chi ancora non sa cosa è il Metodo Analogico di Camillo Bortolato, cercherò di spiegarvelo...
Il metodo analogico è il metodo più intuitivo e facile per apprendere la matematica, perchè utilizza metafore e analogie, come fanno i bambini che nella loro genialità imparano a giocare, a parlare o usare il computer ancor prima degli adulti.
Ed eccomi nuovamente a parlare di "comprensione del testo". Infatti è molto frequente che uno studente dislessico legga la lezione e, a causa anche della grande fatica che fa per leggere correttamente e decodificare il testo, alla fine non comprenda quello che ha letto. Ecco perchè è molto importante la sintesi vocale o qualcuno che…
«La riscoperta attenzione verso gli alunni con Bisogni Educativi Speciali – scrive Flavio Fogarolo – va vissuta realmente, e non solo a parole, come un’opportunità per le scuole»
Con queste parole del dottore Fogarolo invito tutti i docenti ad approfondire cosa c'è dietro al dibattito sui BES leggendo il suo articolo dal titolo I BES non si certificano, pubblicato su Superando.it di cui riporto uno stralcio iniziale:
I BES, questi sconosciuti! Chi sono gli alunni con Bisogni Educativi Speciali? Quelli con disturbi evolutivi specifici, alunni con svantaggio socio-culturale nonché alunni stranieri, quelli che non hanno una diagnosi specifica ma che hanno comunque una difficoltà di apprendimento.
A tal proposito, vi presento un lavoro che dovrebbero leggere e mettere in pratica tutti i docenti di ogni ordine e grado: il libro delle amiche Annapaola Capuano, Francesca Storace e Luciana Ventriglia dal titolo BES e DSA: la scuola di qualità per tutti.
Una cosa che viene sempre poco considerata è che a scuola nessuno ci ha insegnato come si studia. Si è dato per scontato (spesso succede ancora oggi!) che un bambino o un ragazzo debba sapere già come si fa. E' così? No, perchè imparare a studiare è un'attività a parte che dovrebbe fare appello, innanzitutto, alle modalità in cui funziona il nostro cervello riguardo ad attenzione e memoria, ad esempio. Quindi chi insegna dovrebbe avere un quadro chiaro dei diversi tipi di intelligenza presenti fra i suoi alunni, prima di far capire come studiare un certo argomento.
Facile? Per niente, ma dovrebbe essere questa la base di ogni apprendimento.