In estate si riposa (se si può), ci si rilassa, si viaggia, si gioca. E' anche vero, però, che molti bambini continuano la logopedia anche nel periodo estivo. Infatti i bambini con disturbo di linguaggio o di apprendimento hanno bisogno di terapie continuative e, tranne brevi periodi di vacanza, la terapia procede per fare in modo di allenare ed incrementare le abilità deficitarie.
Per chi ancora non lo sa, un anno fa ho messo in rete un libro in formato e-Book dal titolo Giochi di parole. Da oggi, oltre che su Lulu.com, è disponibile anche su Narcissus e, fra pochi giorni, lo sarà in tutte le librerie online.
Se si vuole approfittare del periodo estivo per giocarci, lo consiglio per tutti i bambini perchè i giochi di parole stimolano diverse abilità linguistiche, soprattutto quelle metafonologiche, importanti basi per l'apprendimento della lettura e della scrittura.
Di seguito vi ho messo un paio di esempi tratti dal libro: si tratta di Mestieri in Rima, più indicato per i bambini in età prescolare e nei primi anni di scuola elementare, e Indovina, indicato per i bambini dalla terza elementare in poi.
Mi viene spesso chiesto dai genitori che tipo di libro può andare bene per stimolare un bambino piccolo (da un anno in su) o un bambino più grande che ha parlato tardi e poco.
E brave Daniela e Carlotta che, zitte zitte, hanno pubblicato il loro primo libro di ricette per bambini! Le amiche di cui vi parlo sono le due foodblogger di Little Kitchen World. Il titolo del loro libro è Questo l'ha fatto il mio bimbo!
Howard Gardner è conosciuto per la sua teoria sulle intelligenze multiple eppure il suo ultimo libro, pubblicato in Italia nel 2007, è altrettanto interessante e merita una lettura approfondita.
Parlo di Cinque chiavi per il futuro in cui Gardner spiega quali siano i cambiamenti nei modi di apprendere, necessari alla nuova società in cui viviamo.
L'educazione speciale è un atto di generosità. E' reciproco scambio di saggezza.
Parole che vanno dritte, aprono un varco, quelle di Aminta Patrizia Infantino nel libro che sto leggendo e che consiglio a tutti i docenti: Alunni Speciali. Apprendere l'inclusione a scuola.
Parlare di sentimenti è sempre complicato, ma se parlare di sentimenti implica una relazione in cui aleggia lo spettro della Sindrome di Asperger, allora diventa tutto più complicato, anzi, complesso.
E' quello che spiega, in modo chiaro e diretto, l'articolo di David Vagni su Spazio Asperger, nella recensione al libro Amore come inverno . Di…
Le tabelline secondo Playfull Learning
Il dramma delle tabelline per i discalculici, e non solo... Perchè non si può tranquillamente avere a portata di mano la tabella pitagorica, come era una volta nel retro dei quaderni?
Sembra che la scuola abbia deciso di puntare sulla memoria, ma non una memoria del fare, ma una memoria dell'imparare a pappardella.
E così che si cade (o si crolla) sulle tabelline. Io ho capito di essere discalculica qualche anno fa, quando mi sono resa conto che per me le tabelline non sono mai state automatiche, che ogni volta ci debbo pensare e, qualche volta, le sbaglio.
Dalle recenti ricerche scientifiche un approccio che può servire in campo pedagocio: quello delle scienze bioeducative. Come si legge nel sito Scienze Bioeducative a scuola "Le scienze bioeducative sono un campo di ricerca pedagogico che sviluppa l’educabilità, cioè quanto e come è possibile educare, nella formazione della mente. La mente è studiata in relazione al cervello, all’organismo e all’ambiente contestuale, sociale e culturale.
Oggi ho il grandissimo piacere di ospitare nel mio blog le riflessioni di un sacerdote che, dopo aver letto il libro Storie di normale dislessia, ha scritto e mandato ai suoi amici le parole che vi riporto (la riflessione era più lunga, ma io ho scelto la parte che mi è sembrata più pertinente). Ringrazio l'amico Luca per avermele "regalate" e don Carlo Sacchetti per avermi dato la possibilità di renderle pubbliche.
E' con grandissima gioia che oggi vi riparlo di Paolo Beneventi, che dopo un anno e mezzo di attività con i bambini presso la Cooperativa Lavoratori di Mompiano, a Brescia, ha organizzato un mini convegno (ma con interventi qualificati anche dall’estero) dilatato nel tempo, in cui i bambini e gli adulti si incontrano: esposizioni, video, teatro, incontri. Il titolo completo è: «Bambini che giocano e collaborano protagonisti nella società?»
Le persone con la Sindrome di Asperger hanno un modo diverso e particolare di percepire gli stimoli esterni. È riportato da molte fonti che le persone autistiche hanno esperienze percettive "insolite", come spiegato nel libro di Olga Bogdashina Le percezioni sensoriali nell'Autismo e nella Sindrome di Asperger.
Vi invito anche a vedere questo video di Daniel…
Voglio condividere con voi i miei dubbi e le mie riflessioni, sperando che qualcuno mi dia anche qualche idea. Ieri ero in libreria (tanto per cambiare) e ho subito visto due libri il cui argomento poteva essere di interesse per i miei figli (o almeno...). Infatti il piccolo è alle prese con la filosofia a scuola (I Liceo Classico) e il grande con l'economia (I anno di Economia Aziendale). Li ho sfogliati e mi sono sembrati scritti in modo chiaro e con un indice interessante. Poco più di 100 pagine, un formato contenuto... Insomma, mi sembravano dei libri che potessero essere di stimolo per le loro nuove conoscenze. Però il dubbio mi ha assalito: ma se non hanno mai letto un libro per intero? E' finito anche il tempo, ahimè, in cui la sera leggevamo le pagine dei loro libri preferiti. Come fare, allora?