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IMPARARE A STUDIARE

children-learning-disabilities Una cosa che viene sempre poco considerata è che a scuola nessuno ci ha insegnato come si studia. Si è dato per scontato (spesso succede ancora oggi!) che un bambino o un ragazzo debba sapere già come si fa. E' così? No, perchè imparare a studiare è un'attività a parte che dovrebbe fare appello, innanzitutto, alle modalità in cui funziona il nostro cervello riguardo ad attenzione e memoria, ad esempio. Quindi chi insegna dovrebbe avere un quadro chiaro dei diversi tipi di intelligenza presenti fra i suoi alunni, prima di far capire come studiare un certo argomento. Facile? Per niente, ma dovrebbe essere questa la base di ogni apprendimento.

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LIBRI DI STORIE… SENZA PAROLE

Oggi volevo segnalarvi 3 libri che hanno in comune una cosa: sono dei silent-book. Cosa sono?
 
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
 
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.

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TECNICHE DI LETTURA VELOCE

Esercizio sui punti di fissazione Per chi ancora non conosce le tecniche di lettura veloce, sono utilissime sia per i bambini che per gli adulti, soprattutto per i dislessici. Naturalmente per i bambini andrebbero adattati, così come ho fatto io nelle schede del mio ultimo libro Capire la mia dislessia. Su Guamodì Scuola trovate diversi articoli…

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GIRO, GHIROTONDO: GIOCARE CON LA GRAMMATICA

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Disegni di AntonGionata Ferrari

                     

Ti apro, ti sfoglio

ti leggo ti voglio!

Sei fatto di carta, sei molto leggero ma dentro le pagine hai un mondo intero.

Amico libro, amico mio                                                                                                                                Facciamo che oggi ti leggo io?

Ho il piacere di presentarvi il nuovo libro di Rossana Colli e Cosetta Zanotti: Giro, Ghirotondo e altre storie

Tutte le eccezioni ortografiche trovano qui la loro filastrocca, un ricco repertorio, cui attingere per motivare i piccoli ad apprendimenti che per loro risultano spesso noiosi e complessi.

E questa parte della mia Prefazione al libro:

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LIBRO: LA DIDATTICA PER I BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI

getty_rf_photo_of_sharpened_colored_pencils Dall'uscita della Circolare Ministeriale n. 8, a marzo, relativa alle Indicazioni operative sulla Direttiva Ministeriale 27 dicembre 2012 “Strumenti d’intervento per alunni con bisogni educativi speciali e organizzazione territoriale per l’inclusione scolastica”, qualcosa sembra si stia muovendo. Ma c'è bisogno che la scuola si aggiorni. Per questo consiglio, a tutti gli insegnanti, di leggere il libro di Ianes e Macchia La Didattica per i Bisogni Educativi Speciali. Strategie e buone prassi di sostegno inclusivo. Guide per l'educazione speciale. Gli alunni con BES, sono quegli alunni per i quali, pur in assenza di diagnosi o certificazione clinica, possono essere predisposti dei progetti educativi didattico personalizzati (PDP), tra i quali, oltre a quelli con disabilità e con Dsa, sono compresi anche gli studenti con disturbi evolutivi specifici e che hanno uno svantaggio culturale, sociale o linguistico. Il primo tema affrontato dagli autori è come leggere e comprendere tali bisogni, fondando l’analisi sul modello antropologico e sugli ambiti di sviluppo dell’ICF dell’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dopo aver letto i bisogni occorre però saper favorire gli apprendimenti e la partecipazione in modi efficaci, soprattutto in situazioni complesse.

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GIOCHI E ATTIVITA’ PER FAVORIRE IL PASSAGGIO DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA A QUELLA PRIMARIA

jwiphoto All'inizio dell'anno scolastico consiglio un piccolo manuale che può tornare utile agli insegnanti, ma anche ai genitori dei bambini che sono all'ultimo anno di scuola dell'infanzia o che hanno appena cominciato la scuola elementare: Il Bambino Creativo. Giochi e attività artistiche che aiutano a favorire il passaggio dalla scuola dell'infanzia a quella primaria. L'ingresso alla scuola primaria rappresenta per il bambino un'autentica rivoluzione e gli chiede una notevole capacità di adattamento. L'approccio alla lettura, alla scrittura e al calcolo è legato al raggiungimento di tre requisiti fondamentali: la capacità di mettere in relazione un segno o un suono con qualcosa di reale; una sufficiente padronanza del linguaggio; l'equilibrato sviluppo delle funzioni psicomotorie.

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LA PRINCIPESSA BEATRICE: HARRY POTTER LE HA FATTO AMARE LA LETTURA

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Una testimonianza che potrà essere di conforto per giovani dislessici e genitori, che "lottano" per far leggere ai propri figli qualche libro o che cercano di interessarli alla lettura.
La principessa Beatrice,  nipote della Regina Elisabetta, compare in un video, che sarà mostrato domani a Londra, nell'ambito di un festival a favore della lettura per i giovani, in cui ha raccontato come il primo romanzo della serie di Harry Potter (H.P. e la Pietra Filosofale) abbia instillato in lei l'amore per la lettura.
Nel messaggio, la ventiquattrenne legge un estratto di quattro minuti del romanzo, in cui Harry entra nella grande sala della sua scuola di Hogwarts, per la prima volta.

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