Si parla in questi giorni di nuovi strumenti nella didattica. Riporto un articolo uscito su Mondadori Education. E voi che ne pensate?
Uno dei libri per l'infanzia più simpatici che abbia mai letto: Il Vicario, Cari Voi del famoso scrittore Roald Dahl. Si dice che anche Roald ebbe problemi a scuola tanto è che si crede anche lui sia stato dislessico.
L’ultimo, divertentissimo racconto di Dahl è anche un gesto d’amore: tutti i diritti di questo libro sono devoluti al Dyslexia Institute di Londra, una Fondazione per la cura della dislessia.
Lunedì 19 settembre a Milano, viene presentato un libro fresco di stampa: Il discorso del Re, alla presenza dei due autori. Dopo il film uscito a gennaio, questo libro è la storia dello straordinario rapporto tra il logopedista Logue e un uomo, ossessionato da una balbuzie, che divenne re Giorgio VI. Il libro è tratto da diari inediti di Lionel Logue.
E' uscito a marzo il libro Benvenuti a Grammaland di Massimo Birattari. Sottotitolo: come entrare nel tunnel dell'orrore della grammatica e uscirne vivi (e contenti).
I due protagonisti, i fratelli Clara e Luca, fanno i compiti con un occhio a Facebook e uno al telefonino. Spediti dai genitori per una settimana a Grammaland, un singolare parco dei divertimenti, imparano a evitare i trabocchetti della grammatica.
Come sarebbe bello se a scuola facessero studiare, e magari disegnare, non solo i modelli classici che sono alla base della nostra civiltà, dall'arte greca fino al Rinascimento, ma anche le forme di altre culture: arte aborigena australiana, tessuti islamici, paesaggi cinesi, statue lignee della Nigeria, ceste di bambù giapponesi, tanto per fare qualche esempio a caso.
Sto leggendo il libro dello psicoterapeuta e filosofo Piero Ferrucci La Bellezza e l'anima. Come l'esperienza del bello cambia la nostra vita.
Lo sapevate che la bellezza oltre a contenere e trasmettere conoscenza, la facilità? E sapete che il sistema scolastico migliore è quello ungherese, dove insegnano la musica col metodo Kodàly?