Vi riporto parte di un articolo trovato su Bambino Naturale della psicologa Federica Mazzoli, riguardante gli strumenti compensativi e dispensativi e l'autostima del bambino dislessico.
Una novità per quanto riguarda i libri scolastici. Avevo già riportato i consigli di come risparmiare sui libri.
Ed ecco ciò che avviene in alcune scuole superiori italiane.
Le tecniche di lettura veloce possono aiutare enormemente anche il giovane dislessico. Il nuovissiomo libro del Prof Eric De La Parra Paz, Iperlettura - La lettura ad altavelocità, mostra delle tecnice estremamente innovative, perché insegnano a leggere e comprendere con tutto il cervello, integrando le capacità dell’emisfero sinistro (definizione di obiettivi, analisi, riflessioni, strutturazione e conclusioni) con quelle straordinarie…
Sto leggendo il libro di Filippo Barbera "Un'insolita compagna: la dislessia" che, in un dialogo con la maestra che capì per prima la sua dislessia, racconta il suo percorso.
È un libro profondo ed intenso che svela i retroscena del vivere con un disturbo specifico di apprendimento, come la dislessia e la disgrafia. L'efficacia delle…
Sto leggendo Lo Strano caso del cane ucciso a mezzanotte. Essendomi avvicinata da poco al mondo della Sindrome di Asperger, trovo che questo racconto sia veramente un modo per capire come queste persone vedono il mondo...
Perciò vi riporto l'intervista a Mark Haddon di Piergiorgio Odifreddi.
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte di Mark Haddon (Einaudi, 2003) è uno dei successi editoriali dell’anno. Il romanzo, tradotto in decine di lingue, è narrato in prima persona da un ragazzo autistico che guarda il mondo sotto la specie della Matematica, al punto da numerare i capitoli del suo libro secondo la successione dei numeri primi.
Un meraviglioso brano sull'esperienza personale del leggere da bambino, tratto dal libro di Elias Canetti La lingua salvata:
Andavo già a scuola da qualche mese, quando accadde una cosa solenne ed eccitante che determinò tutta la mia successiva esistenza. Mio padre mi portò un libro. Mi accompagnò da solo nella stanza sul retro dove dormivamo noi bambini e me lo spiegò. Era The Arabian Nights, Le Mille e una notte in un'edizione adatta alla mia età. Sulla copertina c'era un'illustrazione a colori, se non sbaglio di Aladino con la lampada meravigliosa. Il papà mi parlò in tono molto serio e incoraggiante e mi disse quanto sarebbe stato bello leggere quel libro. Lui stesso mi lesse ad alta voce una storia: altrettanto belle sarebbero state tutte le altre. Dovevo cercare di leggerle da solo e poi la sera raccontargliele. Quando avessi finito quel libro, me ne avrebbe portato un altro. Non me lo feci ripetere due volte e sebbene a scuola avessi appena finito di imparare a leggere, mi gettai subito su quel libro meraviglioso e ogni sera avevo qualcosa da raccontargli. Lui mantenne la promessa, ogni volta c'era un libro nuovo, così che non ho mai dovuto interrompere, neppure per un solo giorno, le mie letture.
Dodici piccoli libri di carta, di cartoncino, di cartone, di legno, di panno, di panno spugna, di friselina, di plastica trasparente; ognuno rilegato in maniera diversa.
Dal retro di copertina dei Prelibri, la migliore descrizione che possa essere data di questo incredibile strumento-libro-gioco. Ogni libro una sorpresa, un colore, una forma, un materiale, ma soprattutto, neanche…
Si potrebbe progettare un insieme di oggetti che sembrano libri, ma che siano tutti diversi per informazione visiva, tattile, materica, sonora, termica, ma tutti dello stesso formato come i volumi di una enciclopedia, che però contiene tutto il sapere o perlomeno molte informazioni diverse. Questi libretti, piccoli perché devono stare agevolmente nelle mani di un bambino di tre anni, potrebbero essere costruiti con materiali diversi, con rilegature diverse, con colori diversi naturalmente, e su ogni libretto ci sarà un unico titolo uguale per tutti: libro.
Animali della foresta, della savana, del bosco, animali della stalla e del cortile, direttamente importati da favole antiche o fiabe moderne, animali effigiati in una raccolta di tessere, in elegante custodia.
Questo è Il gioco delle favole di Enzo Mari, Edizioni Corraini.
Quarantasei gli esemplari rappresentati, su entrambi i fronti di ciascuna delle sei tavole offerte. A carte sciolte, incise sopra e sotto, fessurate per essere incastrate l’una all’altra a piacimento, per ricostruire ambienti che riproducono la realtà come documentari o per creare teatri del tutto fantastici, dove è consentito a bambini e grandi di inventare una favola, mescolando gli elementi a disposizione. Perché accanto al soggetto principale, che occupa la parte centrale della tessera (leone o cavallo, puma o gallina, formichiere o poiana, volpe o orso…) s’affacciano altri soggetti complementari (il sole e la luna, uno scarpone e una gabbia, nove bambù, cinque sassi, una mela…) pronti a offrirsi per integrare una storia che è sul punto di essere inventata.
Adoro i libri per bambini, soprattutto quelli cartonati e ricchi di foto e disegni. A proposito poi di giardinaggio trovo che questo libro sia davvero fantastico, insieme agli altri 2 scritti dalla stessa autrice: Guarda e cucina.
All'aperto come in casa scorrono le stagioni. Questo libro racconta dei giardini di casa, di come farli…
Un altro meraviglioso esempio di alfabetiere, questa volta dell'artista Marion Bataille. In questo libro l'alfabeto è in 3D.
Tanti modi di fare l'alfabeto, si sono cimentati artisti di vario genere con risultati sorprendenti. Sì, perchè l'alfabeto ha sempre ispirato la fantasia, legato al fatto che le lettere hanno qualcunchè di magico, di primordiale, sono l'origine del linguaggio, delle parole, sono immagine e suono.
Interessante far giocare i bambini con questi alfabetieri che…