Una cosa che viene sempre poco considerata è che a scuola nessuno ci ha insegnato come si studia. Si è dato per scontato (spesso succede ancora oggi!) che un bambino o un ragazzo debba sapere già come si fa. E' così? No, perchè imparare a studiare è un'attività a parte che dovrebbe fare appello, innanzitutto, alle modalità in cui funziona il nostro cervello riguardo ad attenzione e memoria, ad esempio. Quindi chi insegna dovrebbe avere un quadro chiaro dei diversi tipi di intelligenza presenti fra i suoi alunni, prima di far capire come studiare un certo argomento.
Facile? Per niente, ma dovrebbe essere questa la base di ogni apprendimento.
Oggi volevo segnalarvi 3 libri che hanno in comune una cosa: sono dei silent-book. Cosa sono?
Lo spiega bene Chiara Iacomuzio su La Casa nella Prateria:
I silent-book rappresentano non solo un’opportunità unica di giocare e divertirsi con i libri insieme ai nostri figli, ma anche uno strumento infallibile per svilupparne la fantasia, la creatività, la capacità di espressione. Essendo totalmente, o quasi, privi di testo, siamo noi o, ancor meglio, i bambini a inventare i dialoghi dei personaggi, i suoni, la storia stessa. E questa storia sarà ogni volta diversa, perché influenzata dalle emozioni del momento. E’ sufficiente dare il la con il classico “C’era una volta…”, e poi lasciare che immaginazione e fantasia facciano il resto.
Ma i silent-book offrono un’altra possibilità: in un mondo come il nostro, dominato dalla comunicazione multimediale, dalle urla e dai messaggi logorroici che ci bombardano di continuo e da ogni dove, i libri fatti di sole illustrazioni possono costituire un rifugio, un porto sicuro in cui rannicchiarsi e godere semplicemente della bellezza e della potenza espressiva delle immagini. Fornendo ai nostri bambini un’arma in più nella guerra della comunicazione: il silenzio. Perché è anche apprezzando il silenzio che si impara a comunicare.
Esercizio sui punti di fissazione
Per chi ancora non conosce le tecniche di lettura veloce, sono utilissime sia per i bambini che per gli adulti, soprattutto per i dislessici. Naturalmente per i bambini andrebbero adattati, così come ho fatto io nelle schede del mio ultimo libro Capire la mia dislessia.
Su Guamodì Scuola trovate diversi articoli…
Un esperimento, diventata poi una vera e propria esperienza di vita e, quindi, un libro: "Echolilia" del fotografo Timothy Archibald, è stato un modo per capire la situazione, il suo ruolo di padre di un bambino autistico, Elijah, ma soprattutto, di accettare le differenze di suo figlio. In Echolilia padre e figlio, creano il proprio linguaggio…
Ti apro, ti sfoglio
ti leggo ti voglio!
Sei fatto di carta, sei molto leggero ma dentro le pagine hai un mondo intero.
Amico libro, amico mio Facciamo che oggi ti leggo io?
Ho il piacere di presentarvi il nuovo libro di Rossana Colli e Cosetta Zanotti: Giro, Ghirotondo e altre storie.
Tutte le eccezioni ortografiche trovano qui la loro filastrocca, un ricco repertorio, cui attingere per motivare i piccoli ad apprendimenti che per loro risultano spesso noiosi e complessi.
E questa parte della mia Prefazione al libro: