La casa editrice Erickson, sempre attenta ai bisogni speciali, offre un servizio davvero interessante: si tratta di eValue.
Cos’è eValue?
eValue è il risultato di un progetto di ricerca sviluppato dal team del Centro Studi Erickson, sotto la supervisione scientifica di Cesare Cornoldi (Università di Padova) e Giacomo Stella (Università di Modena e Reggio Emilia).
eValue è un servizio, a distanza e in presenza, di valutazione e intervento didattico nei principali ambiti di apprendimento (in particolare nell’area della letto-scrittura e nell’area logico-matematica) per la scuola primaria e secondaria di primo grado.
Il servizio, basato su un innovativo sistema multimediale online, su elevate professionalità e su prove di valutazione scientifiche validate a livello nazionale, consente ai soggetti coinvolti (referenti didattici, insegnanti, formatori Erickson, bambini) di gestire e svolgere le varie attività valutative e didattiche.
Una guida gratuita (e aggiornata) da scaricare, sui metodi compensativi e dispensativi, realizzata da Filippo Barbera, con la prefazione del Prof. Cornoldi.
Per scaricare "Con-Pensare i DSA" ciccate qui.
Interessante novità della Erickson: lo Sportello DSA (http://sportellodsa.erickson.it), un vero e proprio servizio di consulenza gratuita per le Scuole e le famiglie. Con lo Sportello DSA il Centro Studi Erickson vuole mettere a disposizione la competenza dei suoi esperti sui Disturbi Specifici dell'Apprendimento, maturata in decenni di esperienza dedicata a queste tematiche.
Dopo l'articolo che ho scritto giorni fa a proposito della mia indignazione per quello che era accaduto in una scuola della mia città, ho ricevuto tanti commenti e messaggi su Facebook, purtroppo unicamente di mamme che si sfogavano delle loro vicende personali, molto simili a quelle da me raccontate.
Ciononostante bisogna che l'atteggiamento di fondo, nei confronti della scuola, rimanga positivo, altrimenti non si andrà da nessuna parte. Ognuno deve prendersi le sue responsabilità e non scaricarle sugli altri.
Ed è con questo spirito che concludo le mie riflessioni sulle Linee Guida relative alla legge 170, riportando il brano riguardante La dimensione relazionale, con chiari riferimenti alle misure dispensative e compensative.
Dopo aver letto questo post scritto da mamma Catia nel suo blog La scuola di Matilde, ho visto che a distanza di tempo diverse mamme hanno replicato sull'argomento Metodi compensativi e dispensativi.
Sono d'accordo con loro che al bambino dislessico va data l'oportunità di imparare nei modi e con le strategie a lui (o lei) più congeniali, che compensare e/o dispensare non va fatto in modo uniforme, ma personalizzando sempre il percorso didattico a lui (o lei) dedicato.
Negare, quindi, che un bambino dislessico possa aver bisogno dei metodi compensativi e dispensativi significa negare il problema, ed è grave se ciò avviene da parte della scuola. Se avviene da parte della famiglia significa, allora, che va aiutata a capire e ad accettare le diffirenze e le caratteristiche proprie dell'apprendimento di un bambino dislessico.
Tali metodi, per chi non lo sa ancora, sono sanciti anche dalle Linee Guida della Legge 170, così come vi riporto in seguito.
Le 30 pagine delle Linee Guida sulla Legge 170 sono ricche di suggerimenti che potrebbero sembrare scontati ma che, a mio avviso, non lo sono affatto. Per esempio l'argomento "metodo di insegnamento" è sempre molto attuale. Vi riporto alcune parti: