Nel blog Potatoes' Mum troviamo un'altra mamma alle prese con l'educazione dei propri figli e con la convinzione che la scuola non funzioni.
Vi riporto una parte del brano sull' Homeschooling che Potatoes' Mum ha tradotto, tratto da Teach Your Own di John Holt e Pat Farenga:
“La scuola è un posto dove i bambini imparano ad essere stupidi”. Vedevo che era così, ma non capivo perché. (…) Era paura, noia, e la confusione di dover continuamente maneggiare parole e simboli senza significato. Mi rendo conto ora che si trattava di questo, ma più che altro, del fatto che altri avessero preso il controllo delle loro menti. Erano stati educati, nel senso che erano stati ammaestrati come animali da circo, a fare giochi di prestigio a richiesta, e questo li aveva resi stupidi (perlomeno a scuola).
Tratto dal discorso di Mary Hickcox, sostenitrice dell'homeschooling, madre di tre bambini (11, 7 e 3 anni).
...I nostri bambini sono infelici. Infelici, oberati dal troppo lavoro e senza imparare quello di cui hanno bisogno per avere successo. La prima cosa che deve cambiare è il modo in cui definiamo la parola successo. La sentiamo usata continuamente come una misura di come se la cavano i bambini nella vita. E se invece il modo in cui abbiamo definito il successo fosse del tutto sbagliato? Su cosa ci dovremmo focalizzare come genitori? La felicita è mai sul tavolo quando si discute di successo?
"C'era una volta un re seduto sul sofà che disse alla sua serva raccontami una storia e la storia incominciò…"
La storia che stiamo per raccontarvi riguarda la nascita della filastrocca, della conta, della ninna nanna; dei suoi albori e di come tanto tempo fa i fanciulli si divertissero a giocare con gli scioglilingua e gli indovinelli.