Oggi voglio riportarvi alcune riflessioni di una mamma blogger, Catia, che insieme a sua figlia Matilde stanno crescendo e affrontando la dislessia. Mamma Catia racconta nel suo blog A scuola con Matilde che adesso, alle scuole medie, la ragazza è più serena.
Come mai? Questa è l'analisi che fa Catia:
Innanzitutto una maggiore consapevolezza delle…
Per l'inizio dell'anno ho chiesto aiuto alla collega logopedista Lucia Fusco dell'Associazione Acuilone , di segnalarmi tutto ciò che bisogna ricordare ai genitori per un corretto e fruttuoso rapporto tra scuola e famiglia. Ed ecco l'elenco che Lucia mi ha inviato e che ha pubblicato anche nel loro sito:
1. Presentare la diagnosi con lettera…
Vogliamo sfatare le 7 idiozie che rendono difficile (e a volte impossibile) la crescita felice dei nostri figli? Allora dobbiamo leggere questo libro: Le 7 idiozie sulla crescita dei bambini .
1° Idiozia sul Sonno: lascialo dormire da solo altrimenti lo vizi.
2° Idiozia sull’Egocentrismo: devi prestare i giochini agli altri bimbi. Non fare l’egoista!
3° Idiozia…
Oggi vi presento Sally e Bennet Shaywitz. Per chi non è uno studioso della materia è difficile che conosca questi due personaggi americani: marito e moglie, ricercatori e studiosi che da oltre 40 anni si occupano di dislessia. Autori di circa 300 pubblicazioni scientifiche sono co-direttori del neonato Yale Center for Dyslexia and Creativity. …
Il mutismo selettivo è un argomento che riguarda 7 bambini su 1000. Una bella cifra, non trovate? Si tratta di bambini che vivono un forte disagio legato all'ansia per cui a casa sono dei chiacchieroni mentre a scuola e con gli estranei si chiudono a tal punto da sembrare muti. Perlomeno questo è quello che appare in superficie. In realtà il mutismo selettivo è qualcosa di più profondo, in quanto i bambini che manifestano questo disagio sono spesso inibiti anche in altre situazioni.
Ritengo che si parli sempre troppo poco delle problematiche relative all'adolescenza, in un momento di cambio culturale e di nuovi stili di vita. Se la relazione fra adolescente e genitore sembra essere oggi meno conflittuale questo non significa che ci sono meno problemi da parte degli adulti a comprendere il loro mondo e a dare loro delle risposte sul futuro.
Me ne rendo conto adesso che il mio primo figlio ha dovuto affrontare la realtà del lavoro e, anche se non più adolescente, la mia impressione è che la sua sia stata un'adolescenza prolungata, sebbene già "autonomo" da un pezzo. Il lavoro se l'è "costruito" da sè, visto che ha iniziato un'attività commerciale, ma grazie al supporto economico di un "mecenate". Senza di lui Lorenzo non avrebbe potuto cominciare la sua esperienza lavorativa!
Per il mio secondogenito, invece, siamo al momento della scelta dell'università, dato che quest'anno ultimerà la Scuola Superiore. E anche qui, profonda incertezza e insoddisfazione, visto l'alto tasso di disoccupati in Italia e le scarse possibilità che offre la piccola città del su dove viviamo.
Mi sono chiesta: come deve comportarsi un genitore per incoraggiare un figlio a "riconoscere" i propri talenti e a realizzare i propri sogni? Ho trovato molto interessante questa intervista al noto psichiatra Gustavo Pietropolli Charmet. Ecco cosa risponde in merito alla domanda del giornalista: